Josiah Tucker: Una selezione dei suoi scritti economici e politici

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Titolo originale:

Josiah Tucker: A Selection from His Economic and Political Writings

Contenuto del libro:

Josiah Tucker è stato uno dei principali pensatori dell'Inghilterra del XVIII secolo nei campi dell'economia, delle relazioni internazionali, della teoria politica e dell'imperialismo. Nella sua introduzione, Robert Livingston Schuyler scrive: Tucker fu uno dei primi... a considerare l'intera gamma della vita economica come un soggetto appropriato e degno di indagine scientifica..., che) dovrebbe essere coltivato come tale, specialmente da statisti e legislatori. Questa opinione fu espressa già nel 1749, prima che qualcuno avesse prodotto un trattato sistematico di economia. Tucker condivideva l'opinione, prevalente ai suoi tempi, che la Gran Bretagna fosse sottopopolata e osservava con rammarico l'immigrazione in America, ritenendo che le colonie non portassero alcun beneficio alla Gran Bretagna. Pensava invece che le colonie fossero troppo costose per essere vantaggiose e, già nel 1749, affermava che le colonie americane avrebbero cercato l'indipendenza non appena non avessero più avuto bisogno dell'assistenza della Gran Bretagna. È uno dei pochi uomini in Inghilterra che scrisse e predicò costantemente che la separazione delle colonie avrebbe portato alla rovina dell'Inghilterra. Nato da una famiglia di contadini gallesi a Laugharne, nel Carmarthenshire, nel 1713, Tucker fu educato al St. John's College di Oxford e divenne successivamente curato e rettore della chiesa di Santo Stefano a Bristol.

Questo lo portò a interessarsi notevolmente di politica e commercio, dato che negli anni in cui Tucker vi risiedette, Bristol era seconda solo a Londra nel commercio della Gran Bretagna. Durante la maggior parte della sua lunga vita pubblicò una serie di opuscoli su questi argomenti. Fu nominato decano di Gloucester nel 1758. Morì nel 1799 e fu sepolto nella Cattedrale di Gloucester. Questa edizione (pubblicata originariamente dalla Columbia University Press nel 1931) contiene sette scritti di Tucker, due dei quali sono di particolare interesse economico: "Gli elementi del commercio e la teoria delle tasse" e "Istruzioni per i viaggiatori". Nella prima selezione, Tucker denuncia il monopolio in tutte le sue forme, ma occupa una posizione intermedia tra la rigida esclusività del mercantilismo e la libertà di commercio di Adam Smith. Pur allontanandosi in qualche modo da Smith, si dice spesso che l'opera di Tucker anticipi le dottrine classiche di Wealth of Nations, scritto vent'anni dopo. Tra gli altri scritti presenti nel volume vi sono un notevole trattato sulla guerra, che illustra il pensiero progressista e pacifista, e un trattato sul governo civile, scritto per confutare la teoria del contratto dello Stato. Tucker eliminò l'idea che una nazione potesse prosperare solo a spese di un'altra e condannò l'entrata in guerra per ottenere vantaggi commerciali.

Un'introduzione originale, curata dal professore di storia della Columbia Robert Livingston Schuyler, colloca gli scritti di Tucker nel loro contesto storico e biografico e sottolinea ciò che appare più significativo nel suo pensiero di economista, pacifista, antimperialista e teorico politico. Attraverso gli scritti di questo libro, Tucker rivela con sorprendente chiarezza il processo di disintegrazione interna della dottrina mercantilista che stava avvenendo nel corso del XVIII secolo, prima ancora che Hume e Smith ne fornissero un sostituto accettabile. La ripubblicazione di questa raccolta dovrebbe raccogliere un pubblico eterogeneo e interdisciplinare, da studenti e studiosi del pensiero settecentesco (soprattutto per quanto riguarda l'economia), a quelli di teoria politica e di relazioni anglo-americane.