Jonas Mekas, Il brivido della memoria

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Titolo originale:

Jonas Mekas, Shiver of Memory

Contenuto del libro:

Il tessuto della memoria e la capacità dell'arte e del cinema di testimoniare eventi traumatici sono affrontati con delicatezza in questo libro-saggio di un cinefilo di Mekas.

Per anni il regista Peter Delpeut ha avuto il Movie Journal di Jonas Mekas a portata di mano sulla sua scrivania. Fin dai tempi in cui era studente, è stato un grande ammiratore del "padrino del cinema d'avanguardia" lituano-americano. Fino a quando, nel giugno 2018, è rimasto sconcertato da un articolo apparso sulla New York Review of Books. Lo storico Michael Casper sosteneva che Mekas avesse deliberatamente dimenticato o travisato alcuni eventi della Seconda Guerra Mondiale. Sorto da questa controversia sui ricordi della giovinezza lituana di Mekas e sul dolore di quest'ultimo per il suo successivo esilio, il libro saggistico e auto-riflessivo di Delpeut si infiamma in un'indagine sulla memoria e l'oblio, sulla bussola morale del futuro che non può trovare il suo punto d'appoggio nel passato, sulle capacità dell'arte di testimoniare e sul ruolo che tutti noi dobbiamo svolgere nello scrivere una storia adeguata di eventi troppo traumatici per un giusto resoconto.

Sebbene ci siano pochi dubbi sul fatto che Mekas stesso non abbia mai partecipato agli orrori dell'Olocausto in Lituania, si può dire che il suo silenzio sulla sorte dei suoi compatrioti e vicini ebrei abbia permesso di riscrivere la storia, sacrificando le testimonianze. Seguendo Mekas attraverso i film, i diari, le sue esibizioni pubbliche, i suoi discorsi e, infine, la sua testimonianza resa al Museo Memoriale dell'Olocausto degli Stati Uniti (USHMM), Delpeut si imbatte in un'impasse alla quale non era preparato.