Jim Mangan: Il Crick

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Titolo originale:

Jim Mangan: The Crick

Contenuto del libro:

Nella fatiscente comunità di una setta mormone fondamentalista, i ragazzi rimasti si reinventano come cowboy moderni

Il fotografo americano Jim Mangan ha iniziato The Crick come un'indagine fotografica sull'architettura poco ortodossa delle case della Chiesa Fondamentalista di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (FLDS) nella città di confine tra Utah e Arizona, Short Creek. Ben presto ha scoperto che la storia più importante era quella di un gruppo di adolescenti che si muovevano all'interno della loro comunità in via di disgregazione, fratturata dopo che il leader Warren Jeffs era stato imprigionato nel 2011. Questi soggetti erano bambini all'epoca del fallout, che sono rimasti con le loro famiglie a Short Creek mentre altri hanno scelto di lasciare del tutto la città. The Crick è una meditazione sulla successione religiosa, sui sistemi patriarcali, sullo zelo e sulla fratellanza nella vita costruita da questi giovani uomini. Le immagini di Mangan trasportano il lettore in una realtà alternativa creata dai ragazzi, dove essi esplorano a cavallo il terreno accidentato dello Utah meridionale, dell'Arizona settentrionale e del Nevada meridionale, emulando gli esploratori di un tempo della frontiera occidentale. Il suo "approccio ecologico e sociologico" a questa serie, che dura da cinque anni, ritrae la giocosità della gioventù contro il paesaggio capriccioso dell'Ovest americano. Sia nel loro mondo reale che in quello immaginario, questi soggetti hanno acquisito una conoscenza e una vicinanza alla natura che è andata in gran parte persa nelle convenzioni della vita moderna.

La raccolta di fotografie è accompagnata da un saggio dell'autrice Judith Freeman e da un testo dell'artista Roman Bateman, ex membro FLDS e apostata.

Jim Mangan (nato nel 1973) è un fotografo e regista noto soprattutto per le sue immagini del West americano. Il suo lavoro è stato esposto alla Deichtorhallen di Amburgo, al Kunst im Tunnel di Dsseldorf e al Museo d'arte contemporanea dello Utah. Nel 2015, il suo progetto Blast è stato presentato al Sundance Film Festival.