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Il libro “Jerzy” di Jerome Charyn offre una rappresentazione romanzata della vita tumultuosa di Jerzy Kosinski, mescolando fatti e immaginazione. Le recensioni ne sottolineano la creatività e i meriti letterari, ma ne rilevano anche i difetti di caratterizzazione, autenticità e coerenza narrativa.
Vantaggi:⬤ Narrazione coinvolgente e fantasiosa che mescola in modo creativo la finzione con elementi della vita reale di Jerzy Kosinski.
⬤ Ricca caratterizzazione dei personaggi storici e approfondimento della complessa personalità di Jerzy.
⬤ Forte stile di scrittura e approcci narrativi unici, come le prospettive multiple.
⬤ Fornisce commenti stimolanti sulla fama, l'identità e la natura della verità.
⬤ Alcuni lettori hanno trovato la rappresentazione inautentica e hanno criticato la rappresentazione dei personaggi come caricature.
⬤ La narrazione può essere considerata disarticolata o priva di coerenza, il che porta a confondere le intenzioni della storia.
⬤ Diverse recensioni hanno parlato di un senso di delusione per non aver approfondito la vita e il vero carattere di Kosinski.
⬤ I temi oscuri e l'argomento pesante del libro potrebbero non piacere a tutti i lettori.
(basato su 12 recensioni dei lettori)
"Un commovente tentativo di tracciare le connessioni tra le lotte belliche di Kosinski e le fiction del dopoguerra." -- New Yorker
" Jerzy è un romanzo dal tocco leggero, ma capace di sollevare argomenti pesanti. Charyn sa cosa vuole fare e sa come farlo.... (Egli) dimostra che tutte le forme di potere sono piuttosto simili, o almeno collegate: Hollywood, Capitol Hill, Kensington Palace, il Cremlino. Perché Kosinski è una figura che dimostra (se ancora dobbiamo impararlo) che la follia della vita americana può avere in comune con la follia della Russia e dell'Europa più di quanto ci piaccia pensare." -- New York Times Book Review (Editors' Choice)
Jerzy Kosinski è stato un grande enigma della letteratura del secondo dopoguerra. Quando nel 1965 esplose sulla scena letteraria americana con il suo romanzo best-seller L'uccello dipinto, era venerato come un sopravvissuto all'Olocausto e un rifugiato dal mondo nascosto dietro la cortina di ferro sovietica. Vinse importanti premi letterari, strinse amicizia con l'attore Peter Sellers (che apparve nell'adattamento cinematografico del suo romanzo Being There) e fu ospite dei talk show e degli Oscar. Ma presto la facciata cominciò a incrinarsi e dietro il personaggio pubblico emerse uno spietato arrampicatore sociale, un libertino sessuale e un bugiardo patologico che potrebbe aver plagiato le sue opere più importanti.
Jerome Charyn dona il suo stile inconfondibile a questa storia di disintegrazione personale molto americana, raccontata attraverso le voci di più narratori - un attore omicida, una dominatrice e la figlia di Joseph Stalin - che forniscono ciascuno approfondimenti sulle mutevoli sfaccettature della personalità di Kosinski. La storia si dipana come una matrioska russa, rivelando alla fine il bambino perduto sotto strati di trauma e toccando la natura dell'autenticità, le atrocità della Seconda guerra mondiale, il fascino del sadomasochismo e la volubilità della celebrità.
Jerome Charyn è autore, tra i più recenti, di A Loaded Gun: Emily Dickinson for the 21st Century, Bitter Bronx: Tredici storie, Io sono Abramo: A Novel of Lincoln and the Civil War, e The Secret Life of Emily Dickinson: Un romanzo.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)