Jacqueline Humphries: JhΩ1: )

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Contenuto del libro:

Figura anticonformista della scena downtown di New York, Humphries ha rivitalizzato il linguaggio della pittura astratta nel corso di una carriera che ha attraversato quattro decenni e molteplici trasformazioni di stile.

Pubblicato in occasione della nuova mostra di Jacqueline Humphries (nata nel 1960) al Wexner Center for the Arts, questo importante catalogo raccoglie le opere dell'artista degli ultimi sette anni, tra cui decine di nuovi dipinti e le sue più grandi installazioni multipannello.

Incorporando la tastiera QWERTY come mezzo per generare forme astratte, i recenti dipinti della Humphries integrano emoticon, emoji, CAPTCHA e testo ASCII come strati di marcatura in opere dense e vivaci. Altri nuovi lavori esplorano il linguaggio visivo dei loghi aziendali; dipinti a luce nera presentati in uno spazio buio; e una selezione di dipinti di cartelli di protesta che invocano le rivolte che caratterizzano il nostro attuale panorama politico.

Il titolo è un codice CAPTCHA inventato dalla Humphries che riunisce le sue iniziali, l'ultima lettera greca dell'alfabeto, omega, che usa per riferirsi all'idea della "fine" della pittura e al suo continuo rifiuto di questa fine, il numero 1, che sta per l'idea di un inizio, e la sua emoticon preferita: ). Il libro contiene saggi del curatore della mostra Mark Godfrey, di Courtney J. Martin, di Jenny Nachtigall e dell'ex direttore del Wexner Center Johanna Burton. Progettata dallo Studio Markus Weisbeck, questa monografia ampiamente illustrata offre una visione ravvicinata della continua evoluzione pittorica della Humphries.