IRAN - La crescente minaccia dei droni dell'IRGC: Lo stratagemma di un regime disperato per proiettare potere e incitare alla guerra

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Titolo originale:

IRAN-IRGC's Rising Drone Threat: A Desperate Regime's Ploy to Project Power, Incite War

Contenuto del libro:

Non avendo la capacità militare di costruire armi avanzate, il regime clericale iraniano ha fatto ricorso alla produzione di armi e attrezzature che possono essere utilizzate per attività terroristiche e belliche volte a promuovere la sua politica di creazione di crisi e di alimentazione del terrorismo. Una di queste armi, nella cui produzione ed esportazione il regime ha investito molto negli ultimi anni, è una varietà di droni, o veicoli aerei senza pilota (UAV).

Questo manoscritto offre una rassegna dei più importanti organi di produzione, uso ed esportazione di UAV da parte del regime, in particolare del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC).

Nel primo capitolo, intitolato "Produzione di UAV", si ripercorre la storia della produzione dei primi tipi di UAV da parte dell'IRGC durante la guerra Iran-Iraq, dopodiché le Industrie Aeree Quds, affiliate all'Organizzazione delle Industrie Aeree del Ministero della Difesa, e altri 7 organismi correlati sono stati coinvolti in tale produzione. Vengono poi spiegate le modalità di contrabbando delle attrezzature dall'estero e la produzione di varie parti. Viene poi presentata una serie di UAV utilizzati dall'IRGC per scatenare guerre e terrorismo.

Il secondo capitolo, intitolato "Utilizzo degli UAV", offre una breve panoramica su come l'IRGC ha utilizzato storicamente i droni e delinea i vari organi che impiegano gli UAV. Tra questi c'è il Comando UAV sotto la Forza Aerospaziale dell'IRGC, che ha diversi centri UAV in tutto l'Iran. È l'entità più importante per l'addestramento e l'utilizzo degli UAV. In questo capitolo vengono citate anche altre agenzie militari e di polizia che utilizzano gli UAV.

Nel terzo capitolo, intitolato "Uso degli UAV per incitare alla guerra e al terrorismo", viene discusso l'utilizzo degli UAV per promuovere politiche terroristiche e ingerenze regionali da parte della Forza Quds dell'IRGC. Le direzioni dell'intelligence e dell'addestramento della Forza Quds hanno dedicato alcune sezioni alla produzione, all'addestramento e all'esportazione di UAV in altri Paesi della regione. Il centro di comando dei droni dell'IRGC è stato direttamente coinvolto nell'attacco alla raffineria di petrolio Saudi Aramco. L'IRGC continua inoltre a esportare droni in Siria, Iraq, Libano e Yemen. Le parti degli UAV vengono trasportate in questi Paesi con aerei dell'IRGC e attraverso i valichi terrestri, per poi essere assemblate nei Paesi ospitanti. I mercenari locali di questi Paesi vengono addestrati presso le sedi della Forza Aerospaziale dell'IRGC in Iran.

I risultati chiariscono che la ragione dell'attenzione dell'IRGC per la produzione e l'uso dei droni risiede nelle fondamentali debolezze militari del regime quando si tratta di guerra moderna. D'altra parte, l'IRGC ha usato i droni, proprio come il suo programma missilistico, come strumento per istigare il conflitto e il terrorismo nella regione, al fine di mantenere la dittatura clericale al potere.