Punteggio:
Send Judah First è un avvincente romanzo storico che narra le strazianti esperienze di Judah, una donna africana ridotta in schiavitù, sottolineando i temi del dolore, della resilienza e della lotta per l'identità. La storia è ben studiata e profondamente emotiva, e mostra la vita di Judah nella piantagione di Belle Grove mescolando fatti storici con una narrazione fantasiosa.
Vantaggi:Il romanzo è stato apprezzato per la sua profondità emotiva, il forte sviluppo dei personaggi e il contesto storico ben studiato. I lettori hanno sentito un profondo legame con Judah e sono stati commossi dalla sua storia, descritta come potente e illuminante. L'inclusione di ricette aggiunge un tocco unico, illustrando la sopravvivenza e il legame culturale. Molti hanno trovato il libro avvincente e difficile da mettere giù, rendendolo una lettura interessante sia per gli amanti della storia che per il pubblico generico.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno trovato il titolo fuorviante e hanno notato problemi con il dialetto usato dai personaggi, che potrebbe ostacolare la comprensione. Le critiche includono una linea temporale a volte disarticolata, un finale brusco e una mancanza di accuratezza nell'esplorare fattori storici complessi. Alcuni hanno ritenuto che la posizione dell'autore sulla schiavitù introducesse pregiudizi e alcuni hanno auspicato un editing migliore per migliorare la chiarezza.
(basato su 74 recensioni dei lettori)
Send Judah First: The Erased Life of an Enslaved Soul
La vita di una giovane ragazza viene sconvolta quando viene rubata dal suo villaggio africano in un raid di mezzanotte. Viene strappata senza pietà alla sua famiglia per essere picchiata, incatenata, degradata e ridotta in schiavitù in un mondo senza cuore che riesce a malapena a comprendere.
Il registro degli schiavi della piantagione di Belle Grove, in Virginia, rivela solo che Judah fu acquistata come cuoca, diede alla luce 12 figli e morì nell'aprile del 1836. Ma, come gli altri 276 nomi senza volto registrati in quel libro mastro, Judah visse. L'importante opera di narrativa storica di Brian C. Johnson va al di là di ciò che è stato registrato per ritrarre la profondità, l'umanità e la vulnerabilità di un'anima bellissima che la storia ha quasi cancellato.
Perché Judah, come osserva Johnson, “ha fatto il massimo: è sopravvissuta. Non come un debole, ma resistente e determinato”.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)