Interviste dal margine: 50 anni di conversazioni su scrittura e resistenza

Titolo originale:

Interviews from the Edge: 50 Years of Conversations about Writing and Resistance

Contenuto del libro:

Interviews from the Edge presenta una selezione di conversazioni, tratte dai 50 anni della rivista internazionale New Orleans Review, che si tuffano a capofitto nelle preoccupazioni estetiche e sociali più durature dell'ultimo mezzo secolo.

Dalle riflessioni sulla creazione di letteratura e film alle testimonianze personali di chi scrive all'interno delle divisioni razziali e lavora contro la pena capitale, gli scrittori, i poeti e gli attivisti presenti in questo libro offrono non solo una nuova prospettiva sulle nostre lotte attuali, ma forse anche una via per superarle, sia per gli scrittori che per i lettori.

"Penso che sia terribilmente importante, e questo è davvero molto più difficile di quanto sembri, dire solo ciò in cui si crede assolutamente". - Christopher Isherwood.

"La maggior parte degli scrittori americani probabilmente non pensa alla propria scrittura come a una sorta di attivismo. E non dovrebbe esserlo - non credo che possiamo imporlo agli scrittori - ma può esserlo. Penso che per molti scrittori, quelli che ammiro, lo sia". - Viet Thanh Nguyen.

"Si diventa scrittori perché si desidera diventare famosi e guadagnare molti soldi? O si diventa scrittori perché c'è qualcosa che si è scoperto, questa scintilla, questo lampo, che si vuole condividere con altri esseri umani sapendo che anche loro possono entrare nelle parole? "Suor Helen Prejean.

"La parte più difficile dello sviluppo di uno stile è che devi imparare a fidarti della tua voce. Se pensassi al mio stile, sarei paralizzato. Qualcun altro mi disse molto tempo fa in Francia: 'Scopri cosa puoi fare, e poi non farlo'". - James Baldwin.

"Invecchiando, mi sono reso conto che il concetto romantico dell'outsider innamorato della morte non risolve nulla. Peggiora solo la vita. Dobbiamo trovare il modo di creare comunità". - Valerie Martin.