Intelligenza selvaggia: Le biblioteche dei poeti e la politica della conoscenza nell'America del dopoguerra

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Titolo originale:

Wild Intelligence: Poets' Libraries and the Politics of Knowledge in Postwar America

Contenuto del libro:

La scienza dell'informazione era un campo fiorente nei primi anni della Guerra Fredda, e mentre le biblioteche pubbliche e accademiche fungevano da luoghi significativi per il boom dell'informazione, non sorprende che il maccartismo e la censura abbiano plasmato ciò a cui i lettori avevano accesso e acquisito.

Wild Intelligence traccia una storia diversa della gestione delle informazioni, esaminando le collezioni private di poeti e le loro pratiche di costruzione della conoscenza a metà del secolo scorso. Prendendo in esame i casi di quattro poeti che hanno iniziato a scrivere tra gli anni Cinquanta e Sessanta, tra cui Charles Olson (1910-1970), Diane di Prima (1934-2020), Gerrit Lansing (1928-2018) e Audre Lorde (1934-1992), M.C.

Kinniburgh dimostra che la biblioteca dei poeti americani del dopoguerra non dovrebbe essere intesa solo in base ai singoli libri della loro collezione, ma piuttosto come una risorsa d'archivio che rivela come i poeti hanno gestito la conoscenza in un'epoca di sovraccarico di informazioni. Esplorando tradizioni e sistemi che erano stati trascurati, sepolti, occultati o censurati, questi poeti hanno cercato di recuperare un senso della storia e di tracciare una strada per il futuro.