Intelligence subordinata: Il rapporto Dod/CIA dopo la guerra fredda

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Titolo originale:

Subordinating Intelligence: The Dod/CIA Post-Cold War Relationship

Contenuto del libro:

Tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta, sulla spinta del contesto post-Guerra Fredda e delle lezioni apprese durante le operazioni militari, i responsabili politici degli Stati Uniti hanno fatto del supporto dell'intelligence alle forze armate la massima priorità della Comunità di intelligence.

In risposta a questa richiesta, la CIA e il Dipartimento della Difesa hanno introdotto cambiamenti politici e organizzativi che hanno modificato i loro rapporti reciproci. Mentre a Capitol Hill si discuteva sul futuro della Comunità di intelligence, la CIA e il Dipartimento della Difesa stavano ampliando le loro relazioni nelle operazioni di mantenimento della pace e di costruzione della nazione in Somalia e nei Balcani.

Alla fine degli anni Novanta, alcuni politici e professionisti della sicurezza nazionale si sono preoccupati che il supporto dell'intelligence alle operazioni militari si fosse spinto troppo in là. In Subordinating Intelligence: The DoD/CIA Post-Cold War Relationship, David P. Oakley rivela che, nonostante queste preoccupazioni, non sono stati attuati cambiamenti importanti all'organizzazione dell'intelligence nazionale o alle sue priorità.

Queste preoccupazioni sono state dimenticate dopo l'11 settembre, quando gli Stati Uniti hanno combattuto due guerre e i responsabili politici si sono concentrati sempre più su azioni tattiche e operative. Mentre i politici si fissavano sul terrorismo e gli Stati Uniti combattevano in Iraq e Afghanistan, la CIA ha indirizzato una quantità significativa di risorse verso gli sforzi globali di antiterrorismo e a sostegno delle operazioni militari.