Infinitely Determinable: Children and Childhood in Modern Literature
Con la "scoperta dell'infanzia", come la chiama Philippe Ari s, la cultura borghese e la letteratura moderna hanno delimitato un regno arcano che, pur essendo scarsamente accessibile agli adulti, fungeva da spazio per proiezioni del tipo più contraddittorio e per scopi ideologici diversi: l'infanzia.
Come rivela questo libro, a partire dal XVIII secolo, il bambino è stato sempre più messo a fuoco nella letteratura come una creatura misteriosa. Ora il bambino sembra un essere strano, costantemente inquietante e alienante, sebbene esposto a una continua territorializzazione.
Questo è possibile perché lo spazio dell'"infanzia" è essenzialmente vuoto e indefinito. La modernità, quindi, lo ha scoperto come una zona, per dirla con Friedrich Schiller, di "sconfinata determinabilità".
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)