Inchiodato! Ferite morali: Una risposta dalla croce di Cristo per i veterani di guerra

Punteggio:   (4,6 su 5)

Inchiodato! Ferite morali: Una risposta dalla croce di Cristo per i veterani di guerra (J. Schreiber Mark)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Nailed” di Mark Schreiber affronta il concetto di ferita morale nei veterani di guerra e offre una prospettiva cristiana sulla guarigione. Sottolinea l'importanza di comprendere il profondo disagio emotivo e spirituale causato dalle esperienze di combattimento e propone una soluzione radicata nella fede. Il libro è stato lodato per il suo contributo a coloro che sostengono i veterani, anche se un recensore ha menzionato un problema con le condizioni del libro alla consegna.

Vantaggi:

Fornisce una solida comprensione del danno morale e del suo trattamento.
Offre una prospettiva cristiana che risuona con i veterani e le loro famiglie.
Messaggio incoraggiante e pieno di speranza sulla guarigione attraverso la fede.
Consigliato a vari tipi di pubblico, tra cui veterani, familiari e comunità di supporto.

Svantaggi:

Segnalato un problema con le condizioni fisiche del libro al momento della consegna (bagnato al momento della ricezione).

(basato su 3 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Nailed!: Moral Injury: A Response from the Cross of Christ for the Combat Veteran

Contenuto del libro:

Il combattimento non è una partita di calcio. Chi perde perde con la vita e chi vince spesso perde con l'anima. "Non uccidere" è ancora la legge naturale data da Dio e radicata in tutti i cuori umani fin dagli albori della civiltà. In combattimento è necessario un atto di coscienza supremo per distinguere tra l'omicidio e l'uccisione in difesa di una nazione. Le ferite che i nostri soldati, marinai, aviatori e marines possono subire a causa del combattimento non sono solo fisiche, ma anche spirituali; ferite all'anima e alla coscienza a causa di violazioni percepite delle norme morali basate sulla propria educazione, sugli standard sociali e sulla religione. Queste ferite morali possono essere devastanti per la salute mentale del guerriero. In guerra le cose vanno male facilmente e rapidamente. La guerra è tossica. Il combattimento ha un prezzo personale molto alto. La guarigione e la purificazione sono necessarie dopo il combattimento.

Come fanno i nostri guerrieri a integrare le immagini intorpidenti di violenza e distruzione che invadono le loro anime senza permesso? Come fanno i nostri guerrieri a reintegrarsi nella società civile che hanno appena difeso con la loro vita e il loro sangue? Il tempo, la lontananza dal campo di battaglia e una spruzzata di ristrutturazione cognitiva guariranno alla fine tutte le ferite? A queste domande cerco di rispondere attraverso la lente della croce di Cristo. La risposta vi sorprenderà perché la Parola di Dio è sempre controintuitiva rispetto ai nostri pensieri naturali, alle nostre soluzioni intuitive e alle nostre personali ma spesso incontestabili visioni del mondo.

La ferita morale è definita in letteratura come una ferita alla coscienza, un atto di commissione o di omissione, compiuto in una zona di guerra dal combattente mentre è impegnato in comportamenti omicidi. Tutti i guerrieri vivono secondo un codice, scritto e non scritto. Ciò che regola la coscienza del veterano di guerra è assolutamente vitale per il suo recupero dopo aver subito un danno morale. I danni collaterali a civili innocenti, il senso di colpa del sopravvissuto, le morti non volute in cui il veterano è stato l'autore o tradito da un'autorità superiore sono tutti eventi tossici abbastanza potenti da lasciare cicatrici permanenti e nessuna soluzione duratura per la coscienza. L'auto-perdono immaginario offerto dai consulenti del VA, messo insieme con terapie di rinnovamento faticose, si contrappone al perdono autentico offerto dalla croce di Cristo e dalla creazione dell'uomo nuovo in Cristo Gesù. Il veterano di guerra ha una scelta nella visione del mondo terapeutica/soteriologica; una scelta che guarda verso il basso su due percorsi divergenti che hanno poco in comune ora e nessuna intersezione futura all'orizzonte lontano.

I passi del centurione del NT rivelano che la mentalità militare, per vocazione e formazione, è pre-cablata per l'obbedienza a una parola di autorità, principio che la missio Dei (missione di Dio) utilizza per infrangere false norme e fedeltà. La croce non è un'offerta di "auto-perdono", ma la realtà presente del mondo oggettivamente riconciliato e perdonato. La coscienza del veterano di guerra, normata dalla croce in cambio di tutti i sensi di colpa, la vergogna, il dolore e il rimpianto che la guerra può suscitare, guarisce la coscienza del veterano di guerra che ha subito una ferita morale. L'arduo addestramento militare del soldato lo posiziona in modo unico per ricevere la pace sicura di Dio attraverso la sola fede nella più alta Parola di autorità. La croce di Cristo è inamovibile, controintuitiva e un faro di speranza per ogni veterano che lotta e si impegna nell'autoguarigione, nell'automedicazione e nell'auto-razionalizzazione. La sanguinosa guerra di Cristo sulla sua croce rinnova l'anima e la coscienza, ancora e ancora e ancora.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781977239334
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)