Punteggio:
Il libro offre un'approfondita esplorazione del pastoralismo, della transumanza e del prezioso rapporto tra pastori e animali. Mette in luce aspetti importanti della gestione del bestiame, dell'allevamento e del significato ecologico delle pratiche di pastorizia, affrontando anche le sfide e le idee sbagliate della politica zootecnica. Tuttavia, alcuni recensori hanno notato dei limiti nell'edizione Kindle, tra cui problemi di formattazione e argomenti ripetitivi.
Vantaggi:⬤ Contenuti coinvolgenti e informativi sulla pastorizia e l'allevamento
⬤ ben scritti in un linguaggio accessibile
⬤ sottolineano l'importanza ecologica della pastorizia e il legame tra uomini e animali
⬤ preziosi per la comprensione delle politiche e delle pratiche zootecniche
⬤ accolti positivamente in contesti educativi.
⬤ L'edizione Kindle presenta limitazioni nell'accessibilità delle note a piè di pagina
⬤ problemi di editing con ripetizione degli argomenti
⬤ alcuni dibattiti sono eccessivamente semplificati e non tengono conto di tutti i modelli di gestione del bestiame.
(basato su 4 recensioni dei lettori)
Hoofprints on the Land: How Traditional Herding and Grazing Can Restore the Soil and Bring Animal Agriculture Back in Balance with the Earth
Perfetto per i fan di English Pastoral e Wilding, Hoofprints on the Land dimostra che le culture di pastorizia non sono una cosa del passato, ma un modello rigenerativo per il nostro futuro.
Hoofprints on the Land è un libro affascinante e lirico che esplora le profonde e antiche collaborazioni tra uomini e animali. Ilse Köhler-Rollefson, sostenitrice delle Nazioni Unite e impegnata nella conservazione dei cammelli, scrive un appassionato grido d'appello per quelle culture di pastori invisibili e dimenticate che esistono in tutto il mondo, e su come, abbracciando queste pratiche nomadi tradizionali, possiamo contribuire a ripristinare e rigenerare la Terra. Ilse ha trascorso gli ultimi 30 anni vivendo e studiando i pastori di cammelli Raika nel Rajasthan, in India, e mostra come i pastori possano affrontare molti dei problemi dell'umanità.
Che si tratti di pecore, bovini, renne, cammelli, alpaca, capre o yak, questo modo antico e naturale di allevare il bestiame sfida il mito secondo cui l'agricoltura senza animali è l'unica strada da percorrere per un pianeta sano.
Dalla necessità di produrre cibo in modo più sostenibile ed equo alle conseguenze del cambiamento climatico, del degrado del territorio e della perdita di biodiversità, possiamo imparare dai pastori per aiutare a riparare il rapporto umano con il bestiame e tornare a un modello di cooperazione intelligente piuttosto che di dominio.
Come scrive Ilse: “La pastorizia è una terapia, non solo per il pianeta, ma anche per le nostre anime. “.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)