Immaginazione e immaginario

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Titolo originale:

Imagination and the Imaginary

Contenuto del libro:

Il concetto di immaginario è pervasivo nel pensiero contemporaneo, ma può essere un termine sconcertante e spesso controverso. In Imagination and the Imaginary, Kathleen Lennon esplora i legami tra l'immaginazione - considerata come la facoltà di creare immagini o forme - e l'immaginario, che collega tali immagini agli affetti o alle emozioni e cattura il significato che il mondo porta con sé.

Partendo da un esame delle teorie contrastanti sull'immaginazione proposte da Hume e Kant, Lennon sostiene che l'immaginario non è qualcosa in opposizione al reale, ma la facoltà stessa attraverso la quale il mondo è reso reale per noi. L'autrice si sofferma poi sul difficile rapporto tra percezione e immaginazione e, ispirandosi a Kant, Merleau-Ponty e Sartre, esplora alcune questioni fondamentali, come l'esistenza di una distinzione tra il percepito e l'immaginato, il rapporto tra immaginazione e creatività e il ruolo del corpo nella percezione e nell'immaginazione. Invocando anche Spinoza e Coleridge, Lennon sostiene che, lungi dall'essere un regno dell'illusione, il mondo immaginario è la nostra modalità di percezione più diretta. Esplora poi il ruolo che l'immaginario svolge nella formazione del sé e del mondo sociale.

Una caratteristica unica del volume è quella di confrontare e contrapporre una tradizione filosofica di pensiero sull'immaginazione - che va da Kant e Hume a Strawson e John McDowell - con il lavoro di pensatori fenomenologici, psicoanalitici, poststrutturalisti e femministi come Merleau-Ponty, Sartre, Lacan, Castoriadis, Irigaray, Gatens e Lloyd. Questo rende I magination and the Imaginary una lettura essenziale per studenti e studiosi di fenomenologia, filosofia della percezione, teoria sociale, studi culturali ed estetica.

Immagine di copertina: Ciotola di bronzo con pizzo, Ursula Von Rydingsvard, 2014. Per gentile concessione dell'artista, della Galerie Lelong e dello Yorkshire Sculpture Park. Foto Jonty Wilde.