Il vero scandalo della mente evangelica

Punteggio:   (4,4 su 5)

Il vero scandalo della mente evangelica (Carl Trueman)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Il vero scandalo della mente evangelica” di Carl Trueman critica lo stato attuale dell'evangelicalismo, sostenendo che il termine “evangelico” ha perso il suo significato a causa dell'ambiguità dottrinale e della mancanza di consenso. Trueman sottolinea la necessità di chiari confini dottrinali e solleva preoccupazioni circa la volontà del movimento evangelico di scendere a compromessi sulle convinzioni fondamentali per cercare l'accettazione culturale.

Vantaggi:

Il libro è apprezzato per la sua critica acuta dell'evangelicalismo e per la sua analisi chiara e ben scritta. I lettori apprezzano la competenza di Trueman, la natura stimolante delle sue argomentazioni e l'importanza delle questioni che solleva riguardo alla mancanza di consenso dottrinale. Molti trovano che il libro sia una lettura veloce che trasmette efficacemente punti significativi.

Svantaggi:

Alcuni lettori hanno trovato il contenuto tecnicamente impegnativo e hanno suggerito che una versione più semplice sarebbe stata utile per un pubblico più ampio. Alcuni hanno criticato la mancanza di soluzioni proposte per le questioni sollevate e hanno ritenuto che l'attenzione di Trueman per i confini possa essere controproducente. Inoltre, alcuni recensori hanno espresso disappunto per il modo in cui Trueman tratta i lavori precedenti nel campo, ritenendo che non abbia affrontato adeguatamente i contributi di Mark Noll.

(basato su 45 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Real Scandal of the Evangelical Mind

Contenuto del libro:

Che cos'è un evangelico... e ha perso la testa? Carl Trueman si confronta con queste due domande provocatorie e conclude che gli evangelici moderni enfatizzano l'esperienza e l'attivismo a scapito della teologia. Le loro menti si confondono mentre minimizzano la dottrina. Il risultato è un mondo in cui tutti, da Joel Osteen a Brian McLaren a John MacArthur, possono essere definiti evangelici. -.

Quindici anni fa, in Lo scandalo della mente evangelica, lo storico Mark Noll avvertiva che i cristiani evangelici avevano abbandonato gli aspetti intellettuali della loro fede. I cristiani non erano né preparati né inclini a partecipare a dibattiti intellettuali ed erano diventati culturalmente emarginati. Trueman sostiene che oggi - le credenze religiose sono più scandalose di quanto non lo siano state per molti anni - ma per ragioni diverse da quelle previste da Noll. In effetti, il vero problema è esattamente l'opposto di quello diagnosticato da Noll: agli evangelici non manca una mente, ma piuttosto un evangelo condiviso. Sebbene siano conosciuti come gente del Vangelo, gli evangelici non condividono più alcun consenso sul significato del Vangelo.

Provocatorio e persuasivo, l'atto d'accusa di Trueman nei confronti dell'evangelicalismo suggerisce anche una strada migliore per quei protestanti teologicamente conservatori notoriamente conosciuti come evangelici.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780802405746
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)