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Il libro di Adam Gopnik “Il vero lavoro: On the Mystery of Mastery” esplora il concetto di maestria attraverso aneddoti e riflessioni personali, attingendo a varie esperienze della vita di Gopnik e alle sue interazioni con diversi ‘maestri’. Il libro è stato accolto da recensioni contrastanti: molti hanno lodato lo stile di scrittura e le intuizioni di Gopnik, mentre altri lo hanno criticato per la sua disorganizzazione, la mancanza di profondità nell'esplorazione della maestria e la sensazione di essere più una raccolta di saggi che un'esplorazione coesa dell'argomento.
Vantaggi:La scrittura di Gopnik è descritta come elegante, spiritosa e coinvolgente. Molti lettori hanno trovato valore nei suoi aneddoti riflessivi e nell'approccio umoristico e filosofico. Il libro è considerato stimolante per coloro che sono interessati alle sfide per raggiungere la padronanza in vari campi. Risuona in particolare con i fan del New Yorker, offrendo un contenuto relazionabile.
Svantaggi:Diversi recensori hanno espresso disappunto per la struttura del libro, trovandolo contorto e disorganizzato, con alcuni capitoli che serpeggiano senza una chiara focalizzazione sulla maestria. I critici hanno notato una mancanza di approfondimenti sostanziali, con molti aneddoti che sembrano scollegati dall'argomento centrale. Anche la qualità del libro fisico è stata fonte di preoccupazione per alcuni, che hanno segnalato problemi di stampa e rilegatura.
(basato su 19 recensioni dei lettori)
The Real Work: On the Mystery of Mastery
Per decenni Adam Gopnik è stato uno degli scrittori più amati, un critico brillantemente perspicace di arte, cibo, Francia e altro ancora.
Ma di recente è diventato ossessionato da una questione fondamentale: Come hanno imparato le persone di cui scriveva le loro stravaganti abilità, che si trattasse di disegnare un nudo o di cuocere una pagnotta di pasta madre? In The Real Work - il suo titolo è il termine che i prestigiatori usano per indicare l'artigianato accumulato per realizzare un grande trucco - Gopnik si appresta ad apprendere, tra gli altri, un artista, un ballerino, un pugile e persino un istruttore di guida (della motorizzazione), cimentandosi in cose che pensava fossero fuori dalla sua portata. Scopre che la padronanza di un'abilità è un processo di scomposizione e ricostruzione metodica, pezzo per pezzo, e che la vera padronanza, in qualsiasi campo, richiede la padronanza della mente degli altri.
Esuberante e profondo, The Real Work è in definitiva il motivo per cui cerchiamo incessantemente di migliorare noi stessi.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)