Il transito

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Titolo originale:

Transit

Contenuto del libro:

Transit, la prima raccolta di narrativa di J. D. Smith, spazia dal Messico centrale alla parte asiatica di Istanbul, con tappe a Houston, Chicago e Washington, DC. Lavorando con la flash fiction, il racconto tradizionale e una serie di storie collegate, Smith affronta i temi della razza, dell'identità etnica, della classe e della disabilità, insieme alle dinamiche di potere che si manifestano nella vita quotidiana. Inoltre, mette alla berlina le pretese di coloro che pensano di essere, in qualche modo, al di sopra della mischia.

Il cuore spezzato porta a un'incursione da ubriaco nella giustizia vigilante, e le tensioni che sono alla base dei risultati ottenuti al liceo vengono alla luce. Un mattone di un municipio dell'Illinois del XIX secolo trova una nuova collocazione nel Texas del XXI secolo. Il commercio forma il carattere, ma non senza resistenze. Il mondo immaginario di Smith ha più di un punto in comune con altre parti del mondo, quello che alcuni continuano a chiamare "mondo reale", con tutte le sue vergogne e venalità. Le decisioni prese in un momento, con informazioni incomplete e giudizi incerti, hanno conseguenze permanenti. I peccati dei padri ricadono infatti sui figli e sulle figlie.

Con intelligenza e compassione, oltre che con illuminanti lampi di spirito, Smith ci mostra come il carattere, la fede e la pura congettura si scontrino con le circostanze. Se Flannery O'Connor e Mickey Spillane avessero generato un figlio d'amore - i cui padrini erano Franz Kafka e Jorge Luis Borges - sarebbe stato molto simile a Transit.