Il tradimento degli intellettuali

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Il tradimento degli intellettuali (Julien Benda)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Il tradimento degli intellettuali” di Julien Benda presenta una potente critica di come gli intellettuali abbiano rinunciato al loro dovere di perseguire la verità, soccombendo invece alle agende politiche e nazionaliste. Scritto negli anni Venti, il libro rimane attuale perché affronta i pericoli degli intellettuali che si allineano all'ideologia piuttosto che ai principi, spingendo i lettori a riflettere sulle responsabilità etiche dei leader del pensiero.

Vantaggi:

Tesi puntuale e stimolante che critica l'abbandono della verità da parte degli intellettuali moderni.
Offre una ricca prospettiva storica sul ruolo degli intellettuali e sulle loro responsabilità.
Consigliato come lettura essenziale per chi è impegnato nel discorso pubblico.
Scritto in modo eccellente, con una narrazione avvincente che risuona con le questioni contemporanee.

Svantaggi:

Contiene riferimenti oscuri e citazioni non tradotte che potrebbero mettere in difficoltà alcuni lettori.
Alcuni recensori notano la mancanza di impegno di Benda nei confronti delle tendenze contemporanee della letteratura e della filosofia.
La disponibilità dell'edizione è discutibile: alcuni lettori consigliano di evitare alcune edizioni facsimile per ottenere una qualità migliore.

(basato su 22 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Treason of the Intellectuals

Contenuto del libro:

Il classico studio di Julien Benda sull'Europa degli anni Venti risuona ancora oggi. Il “tradimento degli intellettuali” è un'espressione che evoca molto ma è intrinsecamente ambigua.

Il libro che porta questo titolo è molto conosciuto ma poco compreso. Questa edizione è introdotta da Roger Kimball. Fin dai tempi dei presocratici, gli intellettuali erano una razza a parte.

Erano cercatori di conoscenza non materialistica che credevano in un umanesimo universale e rappresentavano una pietra miliare della società civilizzata. Secondo Benda, tutto questo cominciò a cambiare all'inizio del XX secolo.

In Europa, negli anni Venti, gli intellettuali cominciarono ad abbandonare l'attaccamento agli ideali filosofici e accademici tradizionali, glorificando invece i particolarismi e il relativismo morale. Il “tradimento” di cui scrive Benda è il tradimento da parte degli intellettuali della loro vocazione unica.

Egli critica gli intellettuali europei per aver permesso all'impegno politico di insinuarsi nella loro concezione della vocazione intellettuale, portando il mondo nell'“epoca dell'organizzazione intellettuale degli odi politici”. "Dal selvaggio fiorire degli odi etnici e religiosi in Medio Oriente e in tutta Europa fino alla mendace richiesta di correttezza politica e multiculturalismo nei campus universitari di tutto l'Occidente, il tradimento degli intellettuali continua a recitare il suo poco edificante dramma.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781412806237
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2006
Numero di pagine:202

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)