Il tempo perduto della TBC

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Titolo originale:

The Lost Time of TB

Contenuto del libro:

Questo libro è la ricostruzione tardiva della breve vita di suo padre da parte di una figlia. Erano anni di tempo perduto, in cui lei conosceva solo il silenzio che lo circondava.

Morì nel 1952 di tubercolosi, lasciando una moglie, una figlia di cinque anni e un figlio di due. Come tanti altri malati di tubercolosi in quel periodo1 , non ha lasciato parole su quello che ha passato, sulle sue preoccupazioni, sul suo dolore. La madre e gli altri membri della famiglia non parlavano della tubercolosi, forse per proteggere i bambini o se stessi, forse per la vergogna troppo comune che accompagna una malattia stigmatizzata.

Nessuno voleva ricordarlo come malato, eppure la sua malattia consumò un terzo della sua vita e afflisse tutti i suoi spostamenti, dove lavorava, dove viveva, chi poteva abbracciare. Il libro si basa su ricordi, fotografie e sulle poche storie raccontate dalla famiglia e dalla genealogia. E il resoconto, per forza di cose, ricerca la TBC, la sua TBC, probabilmente derivata dalle mucche che amava e mungeva nel New England.

Questa malattia lo porterà a perdere il lavoro, a vivere in due sanatori (la strategia di quarantena della prima metà del XX secolo) e a rischiare un intervento chirurgico doloroso e difficile per poter avere una vita. Sebbene questa storia sia unica, non lo sono i suoi contorni. La tubercolosi, anche se ormai quasi dimenticata negli Stati Uniti nonostante i continui casi, era la principale malattia infettiva del mondo prima di Covid.

Non è ancora stata sconfitta. Questa storia è antica e probabilmente si ripeterà in luoghi e tempi futuri.