Il sublime generico

Titolo originale:

The Generic Sublime

Contenuto del libro:

Collettivi di grattacieli, agglomerati di torri, abitazioni di alto livello, sviluppi a uso misto, condomini di lusso, hub aeroportuali, enclave di uffici suburbani, parchi industriali e tecnologici, complessi alberghieri e resort, centri congressuali e finanziari, luoghi di intrattenimento, comunità recintate, parchi a tema, città di marca, nuovi quartieri centrali e città satellite: le tipologie architettoniche extralarge dominano l'ambiente costruito contemporaneo in tutto il mondo. Nonostante l'ubiquità di queste forme edilizie, il loro sviluppo è stato in gran parte limitato dalla dipendenza da tradizioni urbanistiche obsolete e dalla rigida separazione dei domini disciplinari all'interno dell'attuale pratica architettonica.

The Generic Sublime indaga su come il concetto moderno di generico - un tempo assunto per raggiungere l'universalità attraverso l'omogeneità organizzativa, la neutralità formale, il vuoto programmatico, la mancanza di identità e l'insipidezza del carattere - abbia il potenziale per diventare il suo esatto contrario: il singolare, l'irriducibile e lo straordinario.

Dirigendo il lavoro degli studenti dei dipartimenti di Architettura, Architettura del Paesaggio, Urbanistica e Design della Graduate School of Design dell'Università di Harvard, Ciro Najle esamina i protocolli organizzativi dei collettivi edilizi e sviluppa modelli architettonici per abbracciare il potenziale senza precedenti dell'extra-extra-grande.

Il libro comprende saggi di Ciro Najle, Mohsen Mostafavi, Inaki Abalos, Charles Waldheim, George L. Legendre, David Salomon, Paul Andersen, Lluis Ortega, Leire Asensio Villoria, David Mah, Pablo Lorenzo-Eiroa, Alberto Delorenzini, Marcia Krygier, Julián Varas, Erika Naginski, Hiromi Hosoya, Farshid Moussavi e Anna Font.