Il sesto fiume: Un diario dalla spartizione dell'India

Punteggio:   (4,4 su 5)

Il sesto fiume: Un diario dalla spartizione dell'India (Fikr Taunsvi)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro presenta un resoconto splendidamente tradotto delle esperienze personali e documentali vissute durante l'olocausto e la partizione. È di grande attualità e mette in luce l'angoscia provata in quel periodo. Sebbene abbia un valore educativo significativo, soprattutto per i lettori del subcontinente indiano, alcuni lettori hanno espresso insoddisfazione per il design della copertina.

Vantaggi:

Splendidamente tradotto
contenuto toccante e pertinente
combina prove documentali e ricordi personali
contributo significativo alla letteratura sull'olocausto e la partizione
lettura obbligata per gli indiani e per chi è interessato alla storia.

Svantaggi:

Disgustoso il design della copertina; alcuni lettori hanno trovato il tono emotivo eccessivo o specifico per un gruppo demografico.

(basato su 5 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Sixth River: A Journal from the Partition of India

Contenuto del libro:

Combinando abilmente satira sociale e critica politica, Taunsvi anticipa la narrativa di Manto sulla partizione, scritta dopo il 1948... Il sesto fiume è un'aggiunta molto gradita alle numerose narrazioni personali sulla spartizione del Punjab e dell'India". --Ayesha Jalal, Mary Richardson Professor of History, Tufts University.

La Partizione dell'India nel 1947 ha lasciato milioni di sfollati tra omicidi indiscriminati, stupri e saccheggi. The Sixth River, originariamente pubblicato come Chhata Darya, è uno straordinario resoconto in prima persona di quel periodo di violenza. Nato Ram Lal Bhatia nella città di Taunsa Sharif, allora nel Punjab, Fikr Taunsvi partì per la città cosmopolita di Lahore negli anni Trenta. Qui collaborò con diversi giornali, scrisse poesie e articoli e divenne parte del circolo intellettuale. Ma quando fu annunciata l'indipendenza, Fikr si trovò di fronte a una nuova realtà: quella di essere un indù nella sua amata città, ora in Pakistan.

Il Sesto Fiume è il diario che Fikr scrisse dall'agosto al novembre 1947 mentre Lahore si disintegrava intorno a lui. Fikr è arrabbiato per la miopia e l'inettitudine di Radcliffe, Nehru, Gandhi e Jinnah. In compagnia di amici che la pensano come lui, come Sahir Ludhianvi, piange la perdita dell'arte e della cultura di Lahore nella sete di sangue e nell'euforia illusoria della libertà e deride i nuovi convertiti, che hanno adottato simboli religiosi stereotipati. È sconcertato quando i vecchi amici diventano improvvisamente nazionalisti convinti e gli consigliano di convertirsi o di lasciare il Paese. Il trauma profondo e indicibile che milioni di persone hanno affrontato durante la Partizione arriva fino alla porta di casa di Fikr, quando il suo vicino di casa uccide sua figlia e quando alla fine è costretto a migrare ad Amritsar, in India. Potente, ironico e profondamente straziante, Il sesto fiume è un resoconto inestimabile della Partizione. Questa brillante traduzione di Maaz Bin Bilal rende questo classico disponibile per la prima volta in inglese.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9789389231175
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)