Il Santo dei Santi del Terzo Tempio: Le armi nucleari di Israele

Titolo originale:

The Third Temple's Holy of Holies: Israel's Nuclear Weapons

Contenuto del libro:

Questo documento è una storia del programma israeliano di armi nucleari, tratta da una revisione di fonti non classificate. Israele ha iniziato la sua ricerca di armi nucleari fin dalla nascita dello Stato, nel 1948.

Come pagamento per la partecipazione israeliana alla crisi di Suez del 1956, la Francia fornì competenze nucleari e costruì per Israele un complesso di reattori a Dimona in grado di produrre e ritrattare plutonio su larga scala. Gli Stati Uniti scoprirono l'impianto nel 1958 e fu oggetto di continue discussioni tra i presidenti americani e i primi ministri israeliani. Israele usò ritardi e inganni per tenere a bada gli Stati Uniti e, in seguito, utilizzò l'opzione nucleare come merce di scambio per una consistente fornitura di armi convenzionali americane.

Dopo il disimpegno francese all'inizio degli anni '60, Israele procedette da solo, anche attraverso diverse operazioni segrete, al completamento del progetto. Prima della Guerra dei Sei Giorni del 1967, Israele sentiva minacciata la propria struttura nucleare e avrebbe assemblato diversi dispositivi nucleari.

Nella guerra dello Yom Kippur del 1973, Israele disponeva di un certo numero di bombe nucleari sofisticate, le dispiegava e pensava di usarle. Gli arabi potrebbero aver limitato i loro obiettivi bellici grazie alla conoscenza delle armi nucleari israeliane. Israele ha probabilmente condotto diversi test di bombe nucleari.

Ha continuato a modernizzarsi e a proliferare verticalmente e oggi è una delle maggiori potenze nucleari del mondo. Utilizzando l'opacità nucleare della "bomba nel seminterrato", Israele è stato in grado di usare il suo arsenale come deterrente per il mondo arabo senza violare tecnicamente i requisiti americani di non proliferazione.