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Il libro è una raccolta di saggi di Joseph Epstein che difende il romanzo come forma cruciale di letteratura che esplora la condizione umana. I lettori apprezzano i suoi commenti acuti su vari aspetti dei romanzi, compreso il loro valore emotivo e intellettuale. Tuttavia, alcuni critici trovano il libro costoso e vorrebbero che fosse più approfondito.
Vantaggi:⬤ Stile di scrittura coinvolgente
⬤ spunti di riflessione sulla letteratura
⬤ sottolinea il valore dei romanzi nella comprensione dell'umanità
⬤ spinge i lettori a rivisitare i classici della letteratura
⬤ affronta le problematiche culturali contemporanee come la correttezza politica e il ruolo del romanzo. Molti lettori lo hanno trovato arricchente e piacevole.
⬤ Considerato costoso per la sua lunghezza
⬤ alcuni recensori ritengono che manchi di profondità e di nuove intuizioni
⬤ critica i riferimenti obsoleti
⬤ alcuni potrebbero trovare lo stile di Epstein poco persuasivo per chi è avverso ai romanzi.
(basato su 11 recensioni dei lettori)
The Novel, Who Needs It?
In questo libro breve ma molto coinvolgente Joseph Epstein sostiene il primato della narrativa, e in particolare del romanzo, tra tutti gli sforzi intellettuali che cercano di descrivere il comportamento degli esseri umani. La lettura di una narrativa di qualità superiore, sostiene Epstein, stimola la mente in un modo che nessun'altra cosa può fare. Egli mostra come il romanzo al suo meglio operi al di sopra del livello delle idee, a favore delle verità del cuore. Nessun'altra forma sonda così profondamente l'eterno mistero dei misteri, la natura umana, come il romanzo.
Lungo il percorso, Epstein racconta come leggiamo la narrativa in modo diverso da tutto ciò che leggiamo. Ha spiegato come la memoria funzioni in modo diverso nella lettura della narrativa rispetto a quella di altre opere. Osserva che certi romanzi si leggono meglio a certe età e suggerisce che i romanzi, come i film, potrebbero essere adatti a una classificazione: alcuni romanzi si leggono meglio non oltre i vent'anni, altri non si leggono prima dei quaranta.
La conoscenza che si acquisisce leggendo i romanzi è diversa da tutti gli altri tipi di conoscenza, perché il soggetto di tutta la narrativa superiore è l'esistenza umana stessa, in tutta la sua varietà e spesso umiliante confusione. Lo spirito del romanzo implica la messa in discussione di molte cose che altri considerano verità di casa. Lo dimostra il fatto che molti importanti filosofi, scienziati sociali, giuristi e altri intellettuali sono stati lettori devoti di narrativa, tra i quali Oliver Wendell Holmes, Jr, Michael Oakeshott, Edward Shils e Clifford Geertz.
Il romanzo, chi ne ha bisogno? affronta gli elementi attuali della cultura che ostacolano la produzione di narrativa di qualità. Tra questi spiccano l'aumento della lettura online, l'espansione dei programmi di scrittura creativa, gli effetti artisticamente scoraggianti del politicamente corretto e la pervasività del pensiero terapeutico nella cultura contemporanea.
Per quanto riguarda il titolo, Il romanzo, chi ne ha bisogno, la risposta di Joseph Epstein è che tutti ne abbiamo bisogno.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)