Il residenziale è razziale: Una storia percettiva della proprietà immobiliare di massa

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Titolo originale:

The Residential Is Racial: A Perceptual History of Mass Homeownership

Contenuto del libro:

Gli esperti e gli attivisti del settore abitativo hanno a lungo descritto il ruolo fondamentale che la razza ha svolto nella creazione di una proprietà abitativa di massa. Questo libro insiste sull'inverso: il ruolo della proprietà abitativa di massa nel cambiare la definizione, la percezione e il valore della razza.

In The Residential is Racial Adrienne Brown rivela come la proprietà immobiliare di massa abbia rimodellato le rubriche della razza, dai primi casi in cui gli agenti immobiliari sostenevano la necessità della proprietà della casa per la sopravvivenza dei bianchi fino al Fair Housing Act del 1968. Leggendo gli archivi immobiliari e i manuali di valutazione insieme alle opere letterarie di F. Scott Fitzgerald, John Steinbeck, Lorraine Hansberry, Richard Wright, Gwendolyn Brooks, James Baldwin, Ralph Ellison, John Cheever e Thomas Pynchon, la Brown va oltre la semplice identificazione dei meccanismi discriminatori utilizzati dall'industria immobiliare per impedire la proprietà di case ai neri. Piuttosto, rivela che il redlining e altre forme di discriminazione razziale sono modalità percettive, che cambiano il significato di percepire la razza e di assegnarle un valore.

Ricollocando la discriminazione residenziale come momento chiave della storia della percezione e dell'estetica, nonché della politica, della demografia e della democrazia, si ottiene un quadro ancora più ampio sia delle sue origini che dei suoi impatti. Questo libro scopre che l'affinamento razziale della percezione nell'isolato - vedere la razza come un burocrate, un perito e un proprietario di casa - è diventato centrale per il funzionamento dell'abitazione stessa.