Il razzismo nell'era neoliberale: Una metastoria del potere bianco d'élite

Recensioni dei lettori

Attualmente non ci sono recensioni dei lettori. La valutazione si basa su 5 voti.

Titolo originale:

Racism in the Neoliberal Era: A Meta History of Elite White Power

Contenuto del libro:

Racism in the Neoliberal Era spiega come semplici binari razziali come bianco/nero non siano più sufficienti a spiegare la persistenza del razzismo, del capitalismo e del potere delle élite bianche. L'era neoliberale è caratterizzata dalla più grande classe media nera della storia degli Stati Uniti e da un'estrema marginalizzazione razziale.

Hohle si concentra su come le origini e l'espansione del neoliberismo siano dipese dal linguaggio o dall'assemblaggio semiotico di bianco-privato e pubblico nero. Il linguaggio del neoliberismo spiega come la cornice razziale bianca operi come una rete di significati razziali che collegano i gruppi sociali alla politica economica, alla geografia e alla brutalità della polizia. Quando l'America era segregata razzialmente, le élite acconsentivano alle pressioni politiche per sviluppare e finanziare le istituzioni pubbliche bianche.

Il movimento per i diritti civili dei neri ha eliminato le barriere legali che impedivano l'integrazione razziale. In risposta all'inclusione civica dei neri, le élite bianche hanno usato il linguaggio bianco-privato/nero-pubblico per deregolamentare il Voting Rights Act e le banche.

Hanno privatizzato quartieri, scuole e assistenza sociale, creando mercati intorno alla povertà. Hanno supervisionato l'incarcerazione di massa e la brutalità sistemica della polizia contro le persone di colore.

La cittadinanza è stata trasformata in un privilegio anziché in un diritto. Il neoliberismo è il risultato dell'ultima strategia delle élite bianche per mantenere il potere politico ed economico.