Il Qatar e la crisi del Golfo

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Titolo originale:

Qatar and the Gulf Crisis

Contenuto del libro:

Nel 2017, Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti ed Egitto hanno interrotto le relazioni diplomatiche con il Qatar, lanciando un blocco economico via terra, aria e mare. L'autoproclamato “quartetto antiterrorismo” ha offerto richieste massimaliste: tredici “condizioni” che ricordano l'ultimatum dell'Austria-Ungheria alla Serbia del 1914.

Forse intendevano anche agire militarmente. Giunto al secondo anno, lo stallo nel Golfo non ha una fine realistica in vista. Con la criminalizzazione da parte di Bahrein ed Emirati dell'espressione di sostegno al Qatar e l'etichettatura saudita dei detenuti come “traditori” per i loro presunti legami con il Qatar, si è alimentata l'amarezza tra popoli profondamente interconnessi.

Il consigliere del principe ereditario saudita che sostiene la necessità di creare un fossato per separare fisicamente il Qatar dalla penisola arabica illustra l'intensità e l'irrazionalità della crisi. La maggior parte dei resoconti e delle analisi di questi sviluppi si è concentrata su questioni di geopolitica regionale e ha inquadrato lo stallo in termini di impatto sugli interessi (in gran parte) occidentali.

In questa selva di commenti si è persa la considerazione di come la leadership e la popolazione del Qatar hanno risposto al blocco. Con l'avvicinarsi dei Mondiali di calcio del 2022, la crisi del Qatar diventa sempre più importante da capire.

Ulrichsen offre uno studio autorevole di questa situazione di stallo internazionale, da entrambi i lati.