Il prezzo della verità: dono, denaro e filosofia

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Titolo originale:

The Price of Truth: Gift, Money, and Philosophy

Contenuto del libro:

Lo scambio può unirci? Esistono beni fisici o immateriali che sfuggono alla logica del mercato? C'è una relazione tra la verità - lo scopo stesso della filosofia - e il denaro? La verità ha un prezzo? Contrariamente ai sofisti, che chiedevano un pagamento in cambio della loro competenza, Socrate parlava gratuitamente. Secondo Aristotele, doveva farlo perché la conoscenza non può essere misurata, anche se poteva accettare doni in cambio.

Oggi ci aspettiamo che artisti e intellettuali siano ricompensati per il loro lavoro. Ma il dono è solo una forma di scambio che è stata sostituita dal commercio? L'indagine antropologica mostra che la questione sta altrove: donare è riconoscere per essere riconosciuti. È suggellare un'alleanza, donare se stessi in ciò che viene dato. Il dono solleva ulteriori domande sulla natura del sacrificio e sulla misura in cui quest'ultimo comporta un debito o una grazia.

Ne Il prezzo della verità, Hnaff affronta questi temi a sua volta, sostenendo che la relazione stabilita dal dono è al centro del legame sociale. Ne emerge una teoria della cultura e della formazione della comunità che rende conto dei modelli strutturali delle società tradizionali, politiche e dominate dal mercato. È fondamentale l'idea che il dono e lo scambio sul mercato siano incommensurabili. Quest'ultimo, che comporta denaro e contratti, ha una sua necessità economica, politica ed etica. Il dono, tuttavia, solleva sempre la questione etica del riconoscimento reciproco, un imperativo radicale di rispettare ed essere rispettati. Il denaro ha il potere di minacciare questa esigenza e di spezzare il legame che ci unisce. Perché? Rispondere significa comprendere come il prezzo - senza prezzo - della verità sia inseparabile da quello della dignità.