Punteggio:
Nel complesso, “Beholder” di Ryan La Sala è stato accolto con un misto di elogi e critiche. Molti lettori ne apprezzano la narrazione unica, la scrittura lirica e l'incorporazione di temi LGBTQ, mentre altri trovano la struttura disarticolata e i personaggi privi di profondità. Gli elementi horror, in particolare il concetto di specchio e la tensione psicologica, ricevono consensi, ma alcuni lettori esprimono insoddisfazione per gli aspetti romantici e per alcune interazioni tra i personaggi.
Vantaggi:⬤ Stile di scrittura unico e intelligente, lirico e coinvolgente.
⬤ Forte rappresentazione delle tematiche LGBTQ.
⬤ Elementi horror innovativi, in particolare l'uso degli specchi e le capacità di riavvolgimento del tempo.
⬤ Alcuni personaggi sono ben sviluppati nonostante alcune critiche.
⬤ Il libro è descritto come compulsivamente leggibile e offre un'esperienza emozionante.
⬤ La narrazione può risultare disarticolata, soprattutto per i bruschi cambi di punto di vista.
⬤ Alcuni personaggi sono percepiti come deboli o privi di spessore, con dialoghi che fanno rabbrividire.
⬤ Alcuni lettori non apprezzano l'inclusione di storie d'amore in un contesto horror.
⬤ La trama può essere confusa e non risuonare con tutti, portando a sentimenti contrastanti sul gradimento complessivo.
(basato su 24 recensioni dei lettori)
Beholder
Da Ryan La Sala, autore dello stuzzicante e contorto The Honeys e dell'immaginifico Reverie, arriva una nuova agghiacciante favola contemporanea sull'arte, l'ossessione estetica e lo sguardo che ci scruta da dietro i nostri riflessi.
Athanasios "Athan" Bakirtzis non ha avuto una vita facile. Rimasto orfano a causa di un incendio in giovane età, ha dovuto fare affidamento sul suo fascino, sul suo lavoro sottobanco come manipolatore di opere d'arte e sulla generosità degli amici di famiglia per prendersi cura di Yiayia, la nonna malata.
Ma Athan ha anche un segreto: un potere ereditario che gli permette di riavvolgere il riflesso di qualsiasi specchio, scrutando nel suo recente passato. La superstiziosa Yiayia definisce questa capacità familiare una maledizione e da tempo lo avverte di non usarla mai. Per Athan, che è sopravvissuto così a lungo mantenendosi nel regno del reale, questo è un accordo perfettamente accettabile.
Fino alla sera della festa. Dopo essere stato invitato a una serata in un attico per l'élite artistica di New York, Athan infrange la regola della nonna durante un viaggio in bagno, riportando indietro il suo riflesso solo per un momento. Poi sente uno sbattere contro la porta del bagno, seguito da un urlo. Athan sbircia fuori, ma viene spinto di nuovo dentro da un ragazzo della sua età. Il ragazzo gli dice severamente di non aprire la porta, poi chiude Athan dentro.
Prima che Athan possa elaborare ciò che sta accadendo, seguono altre urla e la festa precipita nel caos. Quando finalmente emerge, scopre un massacro in cui le vittime sembrano essersi disposte in una scultura dall'eleganza inquietante, e il misterioso salvatore di Athan non si trova da nessuna parte.
Qualcosa di malvagio sta spingendo le persone ad atti distruttivi, una presenza che si è nascosta dietro il riflesso di Athan per tutta la vita, osservando e aspettando il suo momento. Ben presto, viene coinvolto in una cospirazione soprannaturale che si estende per tutta New York, tra alte società occulte e letali disegni eldritici. Se la bellezza è davvero negli occhi di chi guarda, cosa può farci una volta dentro?
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)