Il popolo delle pecore: [...]

Titolo originale:

The Sheep People: The Ontology of Making Lives, Building Homes and Forging Herds in Early Bronze Age Norway

Contenuto del libro:

L'obiettivo generale de Il popolo delle pecore è quello di esaminare cosa accade alla comprensione delle società del passato quando gli animali vengono percepiti come esseri senzienti, agenti con la capacità di influenzare le vite umane.

Non solo vengono riconosciuti i poteri e le potenzialità agentive degli animali, ma anche il modo in cui questi hanno plasmato le società preistoriche. In tutto ciò, gli animali sono considerati come se stessi, non come oggetti di scena, strumenti o beni di consumo per le società umane.

Viene fornita un'accurata rassegna delle recenti ricerche a sostegno del potenziale agenziale degli animali, provenienti dagli Human-Animal Studies e dalle scienze sociali, oltre che dall'etologia, dalla biologia e dalla neurologia, e discusse alla luce del caso di studio archeologico. Nella prima età del bronzo, nell'Europa settentrionale, si è verificata una transizione dalla costruzione di longhouse a due o tre navate come abitazione primaria della fattoria. Nel Rogaland, nella Norvegia sud-occidentale, questo cambiamento architettonico avvenne come risultato di un'intensificazione delle relazioni uomo-pecora, nata dal maggiore impegno e dalla vicinanza necessari per utilizzare la lana.

Le testimonianze dei cambiamenti del paesaggio, degli insediamenti, delle pratiche mortuarie e dell'arte rupestre forniscono una comprensione approfondita del mondo della vita degli agenti umani e non umani dell'Età del Bronzo e della natura delle loro scelte. Un pannello d'arte rupestre che raffigura pecore, uomini e cani dimostra l'intricata coreografia della pastorizia.