Il poco yiddish che conosco l'ho imparato da mia nonna: Un libro di memorie

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Titolo originale:

The Little Yiddish I Know I Learned From My Grandmother: A Memoir

Contenuto del libro:

David Stevens è un professore e avvocato in pensione. Questo libro di memorie è una raccolta dei suoi blog dal 2009 al 2021.

Pur non essendo un'autobiografia completa, presenta un quadro coerente della sua vita e della sua famiglia. Come ebreo laico diventato ateo, Stevens partecipa sia all'alienazione che all'integrazione del suo popolo. Se da un lato si può dire che abbia partecipato al Sogno Americano, passando dai lavoratori poveri all'alta borghesia grazie all'istruzione, dall'altro avverte anche elementi dell'incubo americano, essendo stato colpito da alcolismo e abusi domestici.

Dal titolo del saggio: "Mia nonna materna, Etta Felger Brock, nacque in Ucraina nel 1905.

Nei dieci anni successivi tutta la sua famiglia emigrò in America, stabilendosi infine a Milwaukee. Suo padre, David Felger, partì da solo nel 1910.

Le sorelle maggiori di Etta, Fannie e Rose, partirono per prime nel 1913. Nel 1914 seguì la madre Sylvia Stelnick Felger con Etta, la sorella minore Katie e il fratello minore Morey (Moishe). In casa parlavano soprattutto yiddish, anche se naturalmente parlavano ucraino.

Erano abbastanza vicini alla Polonia da parlare correntemente anche il polacco. Per ragioni politiche ritennero saggio parlare anche il russo. Alla lunga fu un bene che se ne andarono quando lo fecero; dopo la Seconda Guerra Mondiale non rimase nessun ebreo vivo nel loro villaggio (Ustyl h), compresi i parenti che morirono perché non volevano o non potevano andarsene.

Nella mia immaginazione sembra la fine del 'Violinista sul tetto', anche se dubito che ci fosse un accompagnamento musicale o un giradischi".