Il pianeta rosso: Paesaggi di genere e violente disuguaglianze

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Il pianeta rosso: Paesaggi di genere e violente disuguaglianze (Bill Hatcher)

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Titolo originale:

The Red Planet: Gendered Landscapes and Violent Inequalities

Contenuto del libro:

Il Pianeta Rosso esplora il motivo per cui gli esseri umani sono passati da una condizione pacifica ed egualitaria, con una preferenza per il cibo vegetale, a un paradigma iper-maschile con conseguenze che vanno dalla misoginia, dal razzismo e dall'abuso ambientale alla crudeltà verso gli animali, al classismo e alle guerre.

Noi esseri umani abbiamo una straordinaria capacità di compassione. Gran parte di essa è in risposta alle atrocità che infliggiamo al pianeta, ai suoi animali e gli uni agli altri. La spiegazione popolare di questo paradosso è che ci siamo evoluti come "scimmie assassine" carnivore, che hanno gradualmente frenato la nostra brama di violenza, con frequenti eccezioni, implementando norme sociali umane. Questa spiegazione è talmente usurata, soprattutto nella psiche americana, che incarna un cliché. Quindi, potremmo essere perdonati per averci creduto, quando quasi ogni parola è una finzione.

Le ricerche attuali dimostrano che la nostra specie è sopravvissuta per poco all'estinzione durante l'ultima era glaciale solo perché ci siamo evoluti in modo da diventare intrinsecamente amichevoli, concilianti e non violenti, tutti attributi femminili. In quel periodo, ci siamo ritirati in paesaggi ricchi e verdeggianti che contenevano cibi che non scappavano o mordevano, cibi vegetali che i nostri corpi preferivano. Il verdetto è chiaro: la nostra programmazione biologica e sociale originale è non violenta.

Allora, cosa è cambiato? Cosa ci ha trasformato da pacificatori adoratori di dee e mangiatori di piante in guerrafondai adoratori di dei e mangiatori di animali? Il Pianeta Rosso risponde a questa domanda proponendo la Teoria dei Paesaggi di Genere, o GLT. In breve, la GLT afferma che la geografia ha plasmato la mente umana primitiva, che a sua volta ha plasmato le prime culture, originariamente non violente. Molto più tardi, e in alcuni casi critici, le geografie che hanno favorito tratti ipermaschili hanno incoraggiato la crudeltà sugli animali, le divinità e le religioni punitive e le disuguaglianze sociali. Tuttavia, vedremo che non era necessario che fosse così, anche nei paesaggi più duri. E di recente, una crescente consapevolezza ha riacceso le nostre qualità intrinsecamente femminili di non violenza, relazione e uguaglianza.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781590567265
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2024
Numero di pagine:264

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)