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The Past
Elegiache e ricercate, poesie scritte all'ombra dell'immigrazione
Le poesie della terza raccolta di Wendy Xu, The Past, fantasticano a disagio di diventare un'appetibile testimonianza lirica della loro omonima, pur lavorando in ultima analisi per disturbare questo desiderio occidentalizzato. Nata a Shandong, in Cina, nel 1987, Wendy Xu è immigrata negli Stati Uniti nel 1989, tre giorni prima degli eventi di piazza Tian'anmen. The Past sonda i legami multigenerazionali della famiglia, dello spostamento e dell'immigrazione come un'esperienza psichica continua e senza fine. Muovendosi spontaneamente tra lirica, frammenti, prosa e sovvertimenti delle forme “tradizionali” cinesi, il libro culmina in una serie centrale di “sonetti di piazza Tian'anmen” (e nelle loro successive cancellazioni), per evocare l'insopprimibile passato e, in ultima analisi, immaginare un nuovo tipo di poesia: allo stesso tempo codice e confessione.
“Sonetto di Piazza Tien'anmen” (aria morta nell'aria...)
Aria morta nell'aria.
L'anniversario del linguaggio.
Ti trattiene contro.
Sogno bucolico, giù per la corrente.
Da qui si corre.
Un colore miracoloso, elegia.
Scoppia come un nastro nell'aria.
Ripensando alla piazza di oggi.
Cielo ardito, episodi di nuvole che passano.
La vegetazione borbotta nel Far West.
Una colonna di fantasmi.
Diventa viola con il tempo.
Una canzone familiare che si ripete sopra le nostre teste.
Linee premute nell'aria.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)