Il partigiano: La vita di William Rehnquist

Punteggio:   (3,8 su 5)

Il partigiano: La vita di William Rehnquist (A. Jenkins John)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Partisan” di John Jenkins è una biografia del Presidente della Corte Suprema William H. Rehnquist che offre una prospettiva critica sulla sua vita e sulla sua carriera, esaminando la sua ideologia conservatrice e l'impatto significativo che ha avuto sulla Corte Suprema. Mentre alcuni lettori apprezzano l'esplorazione approfondita della vita di Rehnquist e l'approccio ben studiato dell'autore, altri la criticano come eccessivamente partigiana e priva di una visione equilibrata dei contributi di Rehnquist.

Vantaggi:

Biografia approfondita e ben studiata di una figura significativa della Corte Suprema.
Narrazione coinvolgente che cattura le complessità della vita e della carriera di Rehnquist.
Fornisce preziosi spunti di riflessione sulla storia politica americana e sul funzionamento della Corte Suprema.
Ampie note, bibliografia e cronologia accrescono il valore scientifico del libro.

Svantaggi:

Percepito come eccessivamente di parte, riflette gli ideali liberali dell'autore piuttosto che una prospettiva equilibrata.
Analisi insufficiente della filosofia giurisprudenziale di Rehnquist e dei casi importanti della Corte Burger.
Alcuni lettori trovano il tono dell'autore giudicante e privo di obiettività.
Alcune critiche si concentrano sul ritratto di Rehnquist come individuo profondamente imperfetto, senza esplorare le sfumature delle sue decisioni.

(basato su 26 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Partisan: The Life of William Rehnquist

Contenuto del libro:

Da giovane avvocato che esercitava in Arizona, lontano dal centro politico del Paese, l'iconoclastia di William Hubbs Rehnquist lo rese un beniamino dei repubblicani di Goldwater. Era sfrontato e articolato. Sebbene fosse indubbiamente ambizioso e straordinariamente sicuro di sé, il suo percorso verso Washington richiese un misto di conoscenze da bravo ragazzo e fortuna di rango. Estraneo e spesso dissenziente al suo arrivo, Rehnquist superò le vestigia liberali della Corte Warren e il conservatorismo collegiale della Corte Burger, finché nel 1986 divenne il conservatore più apertamente politico a sedere come giudice capo della Corte Suprema degli Stati Uniti. In questo periodo il pensiero di Rehnquist non si è evoluto, anzi non ha potuto evolversi. Il dogma ha prevalso sulla leadership. Quindi, nonostante le sue doti intellettuali, Rehnquist non ha lasciato un corpus di leggi o opinioni che definiscano il suo mandato di presidente della Corte Suprema o che sembrino destinate a durare nel tempo. Al contrario, Rehnquist ha lasciato un'eredità diversa: ha reso rispettabile essere un conservatore conveniente all'interno della Corte.

La Corte Suprema è ora profondamente divisa politicamente come i rami esecutivo e legislativo del nostro governo, e per questo Rehnquist deve ricevere il merito o la colpa. Il suo successore come giudice capo, John Roberts, è il suo erede naturale. Sotto Roberts, che è stato assistente di Rehnquist, la Corte rimane irriconoscibile come agente di equilibrio sociale. Sono scomparse le maggioranze che hanno ampliato la Carta dei diritti.

La Corte di Rehnquist, durata quasi vent'anni, è stata modellata a sua immagine e somiglianza. In trentatré anni di permanenza alla Corte Suprema, dal 1972 fino alla sua morte nel 2005 all'età di 80 anni, Rehnquist è stato al centro della drammatica trasformazione politica della Corte. Era un partigiano, che conduceva una battaglia silenziosa e costante per infondere alla Corte un profondo conservatorismo che favorisce il potere del governo rispetto ai diritti individuali.

La storia di come e perché Rehnquist sia salito al potere è tanto avvincente quanto improbabile. Rehnquist non ha lasciato alcun libro di memorie e non è mai stata pubblicata una biografia sostanziale su di lui: Rehnquist era un soggetto poco collaborativo e durante la sua vita si è adoperato affinché i giornalisti avessero poco materiale su cui lavorare. John A. Jenkins ha realizzato la prima biografia completa di Rehnquist, esplorando le radici delle sue convinzioni politiche e giudiziarie e mostrando come un giurista brillantemente istintivo, che ha iniziato la sua carriera alla Corte credendo che sarebbe stato solo una voce isolata di obiezione di destra, abbia creato l'ethos della moderna Corte Suprema.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781586488871
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)