Il paradosso del genocidio: democrazia e tempo generazionale

Il paradosso del genocidio: democrazia e tempo generazionale (Anne O'Byrne)

Titolo originale:

The Genocide Paradox: Democracy and Generational Time

Contenuto del libro:

Consideriamo la violenza genocidaria peggiore di altri tipi di violenza, forse la peggiore in assoluto. Ma cosa dice questo di ciò che apprezziamo del genos su cui si dice che si fondano le nazioni? È una domanda urgente per le democrazie.

Noi diamo valore al modo di essere nel tempo che ci àncora nel passato e nel futuro, cioè tra coloro che sono stati e coloro che potrebbero ancora essere. Se il genos è un gruppo costituito da questo tempo generazionale, il demos è stato inventato come antigenos, senza alcun criterio di ereditarietà e invece solo in funzione dell'interruzione del tempo rivoluzionario. Nella misura in cui il demos persiste, lo sperimentiamo come una sorta di genos, ad esempio lo Stato nazionale democratico.

Di conseguenza, le democrazie si trovano in un vicolo cieco: disconoscono il pensiero del genos e allo stesso tempo amano le forme temporali della vita del genos; aborriscono la violenza genocida ma la perpetuano e la mascherano.

Questo è il paradosso del genocidio. O'Byrne ripercorre il problema attraverso il nostro impegno nelle categorie esistenziali da Aristotele alle tassonomie della vita di Linneo e Darwin, attraverso le antropologie della parentela che ci legano al mondo sociale, le carenze della teoria etica, la storia della teoria democratica e le tattiche difensive utilizzate dalle democrazie realmente esistenti quando si è trattato di definire il genocidio per la Convenzione sul genocidio delle Nazioni Unite.

L'autrice sostiene che, sebbene i modelli di democrazia lascino spazio alla contestazione, non riescono a cogliere la sua struttura generazionale o a riconoscere il contenuto generazionale delle nostre vite. Coltivano l'ignoranza della contingenza e della precarietà delle relazioni che ci creano e ci sostengono. Il pericolo di questo atteggiamento è immenso.

Ci lascia impreparati a confrontarci con i deficit della democrazia e con la sua lotta per intrattenere molteplici temporalità. Inoltre, ci lascia impreparati a comprendere la relazione tra demos e violenza e la capacità dei cittadini sufficientemente buoni di tollerare la lenta distruzione dei popoli emarginati. Cosa serve per immaginare una democrazia anti-genocida?

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781531503253
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2023
Numero di pagine:256

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)