Il paesaggio della paura: il gotico americano di Stephen King

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Titolo originale:

Landscape of Fear: Stephen King's American Gothic

Contenuto del libro:

Uno dei primi libri a prendere sul serio Stephen King, Landscape of Fear (pubblicato originariamente nel 1988) rivela la fonte dell'orrore di King nelle ansie sociopolitiche dell'era post-Vietnam e post-Watergate. In questo studio innovativo, Tony Magistrale mostra come la narrativa di King trascenda l'escapismo tipico del suo genere per attingere alle nostre paure culturali più profonde: "che il governo che abbiamo insediato attraverso il processo democratico non solo è corrotto ma persegue attivamente la nostra distruzione, che le nostre tecnologie sono progredite fino al punto in cui l'individuo è diventato sacrificabile e che le nostre istituzioni sociali fondamentali - la scuola, il matrimonio, il posto di lavoro e la chiesa - si sono evolute, sotto le loro patine di rispettabilità, in manifestazioni perverse di narcisismo, avidità e violenza".

Riconducendo la visione moralista di King a quella di Twain, Hawthorne e Melville, Paesaggio di paura stabilisce il posto di questo popolare scrittore all'interno della grande tradizione della letteratura americana. Come i suoi predecessori letterari, King ci offre personaggi che hanno la capacità di fare scelte etiche in un mondo imperfetto e spesso malvagio.

Tuttavia, egli inscrive questo conflitto all'interno di ambientazioni inconfondibilmente moderne. Dall'incubo industriale di "Graveyard Shift" al crollo della sfera domestica in Shining, dagli orrori tecnologici di The Stand al fanatismo religioso e alla crudeltà adolescenziale di Carrie, Magistrale traccia i contorni del paesaggio narrativo di King nel suo primo decennio.