Il Notus

Titolo originale:

The Notus

Contenuto del libro:

Il nostro universo, tutto ciò che vediamo, sentiamo o tocchiamo, è stato creato da meno di ciò che chiamiamo nulla. Tuttavia, c'è una fregatura: esiste solo perché noi (o altri) siamo qui per osservarlo.

La spiegazione di Notus è semplice ma nuova. Mostra come noi osservatori non possiamo mai essere passivi. Abbiamo un ruolo importante nei risultati delle nostre osservazioni.

Questo spiega perché la Relatività e la Meccanica Quantistica non si comportano come pensiamo.

Il nostro universo è infinito, ma ha confini limitati. Il nostro universo è onnicomprensivo, ma non contiene quasi nulla.

Quel poco che il nostro universo contiene è una cosa sola, che al momento consideriamo nulla. La nostra esistenza è estremamente complicata, eppure è la più semplice che si possa concepire. Il nostro universo è infinito eppure è solo una piccola parte del tutto.

La nostra esistenza è fatta di contraddizioni, eppure queste contraddizioni sono tutte opera nostra. Percepiamo l'universo nel modo in cui ci conviene. La nostra percezione non ha quasi nulla a che fare con la realtà.

Eppure noi, e tutto ciò che ci circonda, esistiamo. Questa è la vera contraddizione.

Il disegno è meraviglioso, dal nulla nasce qualcosa; il nulla crea l'infinito, senza contraddizioni. Questo infinito è solo uno dei tanti. Tutte queste esistenze coesistono e interagiscono, ma sono quasi completamente separate, eppure ognuna dipende totalmente dalle altre per la propria esistenza.

Da questo nulla è nato tutto ciò che ci circonda; è nata la vita; è nata l'intelligenza; sono nate la tecnologia, le arti, la religione, la scienza e l'universo materiale; sono nati il codice morale e l'amore.

Il tempo si estende all'infinito dietro di noi e il viaggio è appena iniziato. L'aspetto più interessante per me è la possibile inclusione della vita come attributo, non si tratta di vita umana o di vita basata sul carbonio, ma di vita come entità. Non ho approfondito l'argomento in questa sede perché ritengo che questo libro sia già abbastanza radicale così com'è; abbiamo esaminato qui solo l'universo materiale, ma la vita deve essere l'entità più sconcertante che abbiamo ancora scoperto nel nostro universo; questo con la possibile eccezione della coscienza e dell'ineleganza, ma questo è l'argomento di un altro libro.