Il nemico interno: i Pow tedeschi e i civili nel Galles settentrionale durante la Prima Guerra Mondiale

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Titolo originale:

'The Enemy Within' - German Pow's and Civilians in North Wales During WW1

Contenuto del libro:

In questo suo terzo libro sulla Prima guerra mondiale, che pone l'accento sulla parte settentrionale del Galles, Robert H. Griffiths fornisce nuovi spunti di riflessione su una pletora di temi e argomenti che costituiscono una lettura coinvolgente.

La decisione di internare a lungo termine migliaia di “uomini stranieri”, soprattutto tedeschi, residenti in Gran Bretagna allo scoppio della guerra, produsse seri problemi umanitari e logistici. Le mogli e i figli, gallesi e inglesi, di questi “nemici alieni” internati si trovarono ad essere etichettati come “il nemico interno” e trattati come tali dalle autorità britanniche e dai loro concittadini. Molti dovettero sopportare grandi privazioni, per alcuni la temuta casa di lavoro.

La germanofobia e la febbre delle spie abbondavano in Gran Bretagna. Ora chiunque, soprattutto chi aveva un nome o un accento “straniero”, era sospettato di essere una spia tedesca.

La Gran Bretagna fu anche costretta a trattare con i prigionieri di guerra nemici su larga scala, compresi i “pericolosi” comandanti e ufficiali degli U-Boat tedeschi. Questi ufficiali intelligenti, concentrati, altamente motivati e pieni di risorse furono internati a Dyffryn Aled, nel Galles nord-orientale.

Da qui si verificarono fughe, tra cui probabilmente la più audace dell'intera guerra, da entrambe le parti.