The Pop Musical: Sweat, Tears, and Tarnished Utopias
Dopo che la ferrea presa di Hollywood e Tin Pan Alley sul musical cinematografico ha cominciato a scivolare di fronte al dominio culturale del pop, molti hanno creduto che il genere musicale fosse entrato in un declino terminale e si fosse definitivamente esaurito negli anni Ottanta. Sebbene il modello industriale del musical sia stato sconvolto dall'emergere del pop, il musical hollywoodiano non si è estinto.
Molte produzioni hollywoodiane, dagli anni Sessanta a oggi, hanno rivisitato le forme e le convenzioni del musical classico, ma invece di attingere a showtunes e standard jazz, hanno utilizzato gli stili e l'iconografia del pop. Alberto Mira offre un nuovo resoconto di come la musica pop abbia rivoluzionato il musical hollywoodiano. Egli mostra che mentre il sistema hollywoodiano ha smesso di produrre musical tradizionali su larga scala, diverse correnti pop - disco, rock 'n' roll, doo-wop, glam e hip-hop - hanno rinnovato il genere, dandogli nuova vita.
Mentre il musical classico presentava un mondo leggero sui conflitti, definito dalla teatralità e dove il talento senza sforzo può brillare, l'introduzione del pop ha spinto i musical ad affrontare le condizioni sociali e politiche contemporanee. Mira ripercorre l'emergere di una nuova serie di temi - come il doloroso lavoro duro rappresentato in Dirty Dancing (1987), il fandom a doppio taglio di Velvet Goldmine (1998) e la politica razziale di Dreamgirls (2006) - per esplorare il motivo per cui il musical hollywoodiano ha trovato una nuova rilevanza.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)