Il multiforme Salvatore dei Salmi 110 e 118: un'esegesi canonica

Titolo originale:

The Multifaceted Saviour of Psalms 110 and 118: A Canonical Exegesis

Contenuto del libro:

Dopo l'opera fondamentale di Gerald H. Wilson, The Editing of the Hebrew Psalter (1985), gli studiosi si sono divisi su come interpretare le apparizioni del re nel Libro V (Salmi 107-150). Molti hanno concordato con Wilson nel vedere una disgiunzione tra i Salmi 1-89 e 90-150, con il Salmo 89 che rappresenta l'apparente fallimento dell'alleanza davidica e segnala la sua sostituzione con una speranza nell'intervento diretto di Yhwh senza un ruolo per un re davidico. Sebbene altri abbiano controbattuto che il Libro V segna un ritorno del re, con riferimenti a Davide che indicano una rinnovata speranza nell'alleanza davidica, in entrambi i casi gli studiosi hanno interagito con la questione così come è stata inquadrata da Wilson.

Vaillancourt fa avanzare la discussione allargando la questione alla rappresentazione della figura della salvezza nel Libro V dei Salmi e restringendo il campo all'esegesi canonica dettagliata di due dei suoi salmi più importanti.

L'esegesi canonica del Salmo 110 mostra un re cosmico alla destra di Yhwh, che ha a disposizione un esercito volenteroso, che medierà come sacerdote tra il suo popolo e Yhwh e che realizzerà anche una vittoria definitiva per il popolo di Dio.

L'esegesi canonica del Salmo 118 mostra un re sofferente e conquistatore che guida il corteo della vittoria dal campo di battaglia, il cui ruolo risuona con una figura profetica come Mosè (cfr. Dt 18,18), mentre riecheggia i canti del primo (Esodo 15) e di un secondo esodo (Is 12) nel suo canto di ringraziamento (vv. 19-28).

Nella forma finale del libro dei Salmi, la figura del Salvatore in questi salmi emerge come una figura escatologica di salvezza che racchiude molte figure sperate dell'Antico Testamento in un'unica persona, colui che realizzerà la liberazione su larga scala per il popolo di Dio.