Il mito del samsara V (edizione giapponese): Il buddismo giapponese e la teoria della retribuzione karmica Vol. 2

Il mito del samsara V (edizione giapponese): Il buddismo giapponese e la teoria della retribuzione karmica Vol. 2 (Akira Nitta)

Titolo originale:

Myth of Samsara V (Japanese Edition): Japanese Buddhism and the theory of Karmic Retribution Vol.2

Contenuto del libro:

In questo capitolo discutiamo di come l'idea della Retribuzione Karmica si sia discostata dalla sua forma indiana o cinese nella letteratura giapponese dall'antichità alla prima metà del Medioevo. In origine, l'obiettivo finale del Buddismo era che ognuno diventasse un Buddha (un risvegliato) o che raggiungesse il sublime stato del Nirvana superando il Samsara o la Retribuzione Karmica.

Tuttavia, il tipo di restituzione karmica espressa nei "racconti buddisti" dell'Antichità giapponese (periodo Nara e Heian) era già fin troppo giapponese, cioè "incentrato su questo mondo". Questi racconti non dicevano alla gente comune di diventare Buddha, ma di desiderare di vivere comodamente sia in questo mondo che nell'altro. Naturalmente, il vero oggetto di salvezza qui erano solo le persone buone.

Questa è la teoria dello "Zennin Shohki". Nel primo Medioevo, tuttavia, Shinnran iniziò a predicare la teoria dell'"Akunin Shohki" (persone malvagie come vero oggetto di salvezza). Non si tratta tanto di una forma speciale di restituzione karmica, quanto di una sua trascendenza.

Pertanto, possiamo chiamarla "simultaneità causale" o "lo stesso tempo di causa ed effetto". Questo è uno dei più alti insegnamenti del buddismo giapponese ed è anche caratteristico delle opere letterarie del Medioevo, come ad esempio la raccolta di racconti buddisti "Hosshinshu" di Kamo-no-Chohmei e il suo saggio "Hohjoki", La raccolta di waka (poesie di 31 sillabe) di Saigyoh-Hohshi e la sua teoria del waka, unica nel suo genere, la raccolta di racconti buddisti "Senjuhsho" e il saggio molto popolare di Kenkoh-Hohshi "Tsurezuregusa", ecc. E poi, com'era la Teoria della Retribuzione nei diari e nei racconti di fantasia del periodo Heian, come il "Diario di Murasaki Shikibu", il "Diario di Sarashina", il "Racconto del tagliatore di bambù", il "Racconto di Genji" e soprattutto il "Racconto di Hamamatsu-Chuhnagon"? Una parola chiave per comprendere queste opere è "Sukuse", che significa "destino determinato dalla vita precedente".

Inoltre, troviamo che "Mukoku" (che significa "rivelazione in sogno") e "Takusen" (che significa "rivelazione da parte di uno spettro o di un fantasma o di un'anima") giocano un ruolo importante in queste opere. Che tipo di relazione hanno le parole specifiche della letteratura Heian con lo sviluppo della teoria della retribuzione karmica giapponese? (da continuare)

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9784909601568
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Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)