Il mio nome è Rachel Corrie

Punteggio:   (4,0 su 5)

Il mio nome è Rachel Corrie (Rachel Corrie)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Le opere raccolte di Rachel Corrie, presentate in un formato drammatico, evocano una serie di emozioni e riflessioni sul suo appassionato attivismo per i diritti del popolo palestinese. Le recensioni sottolineano il suo zelo giovanile e il suo coraggio, ma criticano anche la profondità dell'esplorazione delle sue motivazioni ed esperienze.

Vantaggi:

Lo spettacolo è considerato un tributo onesto e commovente a Rachel Corrie, che mette in luce la sua passione per la giustizia sociale e i suoi scritti. I recensori apprezzano le sue profonde intuizioni e l'impatto emotivo della sua storia, sottolineandone l'importanza per i giovani lettori e come mezzo per comprendere complessi conflitti politici.

Svantaggi:

Sono state sollevate critiche riguardo alla scelta di affidarsi agli scritti di Corrie, che secondo alcuni limita la profondità dell'esplorazione delle sue motivazioni e degli eventi che hanno circondato la sua morte. Ci sono anche problemi con la stampa fisica del libro, così come opinioni nettamente opposte sull'eredità e le azioni di Corrie, con alcuni recensori che la considerano una figura controversa piuttosto che un'eroina.

(basato su 15 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

My Name Is Rachel Corrie

Contenuto del libro:

"Una potenza straordinaria... Divertente, appassionato, irto di idealismo e luminosamente intelligente". - TimeOut London.

"Si ha l'impressione di non aver semplicemente trascorso una serata a teatro: si è incontrata una donna straordinaria in questo) resoconto sbalorditivo della risposta appassionata di una donna... Il teatro non può cambiare il mondo. Ma quello che può fare, quando è buono come questo, è farci uscire arricchiti dalla preoccupazione appassionata di altre persone". - Guardian (Londra)

"Un elogio appassionato... È difficile non rimanere colpiti - e anche un po' spaventati - dalla descrizione di lei come una bambina di due anni che guarda attraverso il Capital Lake nello Stato di Washington e annuncia: 'Questo è il grande mondo, e io ci sto arrivando'". - New York Times.

Il 16 marzo 2003, Rachel Corrie, ventitreenne americana, è stata schiacciata a morte da un bulldozer dell'esercito israeliano a Gaza mentre cercava di impedire la demolizione di una casa palestinese. My Name is Rachel Corrie è un'opera unica composta dai diari, dalle lettere e dalle e-mail di Rachel stessa, che crea il ritratto di una fumatrice disordinata, articolata e amante di Salvador Dalì (con una passione per la musica di Pat Benatar), che ha lasciato la sua casa e la sua scuola a Olympia, Washington, per lavorare come attivista nel cuore del conflitto israelo-palestinese. Dalla sua prima alla Royal Court di Londra, l'opera è stata circondata da polemiche e da appassionati sostenitori, e ha sollevato un appello senza precedenti a sostenere il lavoro politico e il difficile discorso che crea.

ALAN RICKMAN è un attore e regista britannico, che ha diretto le produzioni londinesi e newyorkesi dell'opera. KATHERINE VINER è una giornalista pluripremiata e redattrice del Guardian's Weekend Magazine.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781559362962
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)