Il mio cuore ricorda

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Titolo originale:

My Heart Remembers

Contenuto del libro:

Dalla prefazione di Anna Mundow.

"Se la poesia non arriva con la stessa naturalezza delle foglie su un albero, è meglio che non arrivi affatto", dichiara John Keats in una lettera a un amico nel 1818. E Dorothy Johnson, scrivendo poco più di duecento anni dopo, giunge alla stessa conclusione.

"Non posso forzare una poesia/come un'amaryllis/in un vaso...", osserva in una delle tante gemme che compongono questa raccolta. Un pensiero o un ricordo vagante, un cambiamento del tempo, una morte recente, un mito antico: ognuno di questi può posarsi come un uccello alla mangiatoia del suo giardino, chiedendo attenzione e scatenando la sua immaginazione. Poi, gradualmente e misteriosamente, il suo "momento di visione", come lo ha descritto un altro poeta inglese, diventa qualcosa che anche noi possiamo vedere e sentire.

Alcune delle poesie qui contenute sono come delle belle barzellette. Ci colgono di sorpresa: avete mai pensato alla gravità e... al sugo? Altre toccano il cuore, come Dorothy, nella sua dedica, immagina che facciano i cardiochirurghi quando le sostituiscono la valvola che perde. Altri ancora catturano le ansie e le assurdità dei nostri tempi. Ma grazie al tocco leggero di Dorothy, perfezionato nel corso di una vita di lettura e scrittura, l'effetto complessivo, qualunque sia l'argomento, è delizioso.

Mentre leggete, vi sembrerà di essere stati accolti nella sua cucina dove una varietà di oggetti, alcuni stravaganti, altri eleganti, catturano lo sguardo. Poi vi renderete conto che in qualche modo tutte e quattro le stagioni dell'anno del New England, insieme a una manciata di antenati e a un assortimento di divinità greche, si sono materializzate a tavola. Questo scaltro mago li ha evocati tutti, e anche di più, dal nulla. E che festa sia.