Punteggio:
Le recensioni presentano sentimenti contrastanti sul libro: alcuni lettori lo trovano deludente a causa dell'approccio dell'autrice alla sua sfida di un anno di vita con meno, mentre altri lo trovano una lettura perspicace e facile che incoraggia acquisti più consapevoli. Il libro sembra trattare sia le lotte personali che le considerazioni etiche più ampie, ma forse non soddisfa pienamente le aspettative di tutti.
Vantaggi:⬤ Facile da leggere
⬤ fornisce approfondimenti sui prodotti di consumo dannosi
⬤ incoraggia uno stile di vita più semplice e coscienzioso
⬤ è rilevante per i residenti canadesi
⬤ alcuni lettori lo hanno trovato illuminante, in particolare per quanto riguarda il trucco e le scelte eco-compatibili.
⬤ Deludente per chi cerca una lotta genuina
⬤ manipolazione percepita della sfida senza acquisti
⬤ criticato per l'eccessiva attenzione al trucco
⬤ alcuni hanno trovato difficile impegnarsi inizialmente.
(basato su 4 recensioni dei lettori)
My Year of Buying Nothing
Lee Simpson può sembrare una candidata improbabile per indossare il mantello di profeta anticonsumista. Dopo tutto, è l'ex editore della rivista canadese di stili di vita femminili di maggior successo, Chatelaine. Ma questo è solo il primo dei tanti aspetti sorprendenti del suo nuovo libro “Il mio anno senza comprare niente”.
Negli anni '80 e '90, Simpson ha supervisionato i giorni più belli dell'editoria femminile. Sebbene fosse orgogliosa dell'eccellente giornalismo delle sue riviste e del lavoro pionieristico dei redattori con cui collaborava, il suo “ruolo principale come dirigente era quello di garantire la vendita del massimo numero di pagine pubblicitarie”.
“Facevo parte del conglomerato di analisi dei dati e ricerche di mercato che aiutava i predatori di consumatori a conoscere i tuoi punti deboli e a sfruttarli senza pietà”.
In My Year of Buying Nothing, Simpson invita i lettori a entrare nel suo mondo per assistere in prima persona alle lotte che ha affrontato, alle decisioni e ai compromessi che ha dovuto prendere, alle epifanie e alla saggezza che ha conquistato durante il suo tentativo, durato un anno, di liberarsi della sua pelle di “consumatore” e di vivere una vita più sostenibile, più autentica, più rispettosa della terra.
Chi meglio di qualcuno che conosce bene le insidie e i pericoli del punto di partenza e le sfide della strada da percorrere può essere scelto come guida per un nuovo e più sano stile di vita post-consumo?
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)