Il maschio penetrato

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Titolo originale:

The Penetrated Male

Contenuto del libro:

"C'è molto da apprezzare in un libro che parla concretamente dell'ano maschile come sito di penetrabilità non riducibile a discorsi di femminilizzazione, fallicizzazione o psicosi. Con vero brio e stile poetico, ci riporta a un momento precedente del discorso teorico queer che potremmo associare a Homographesis di Lee Edelman (senza dubbio il miglior libro mai scritto sulla teoria queer e ogni pagina di The Penetrated Male me lo ha ricordato), a Male Matters di Calvin Thomas e a "Is the Rectum a Grave?" di Leo Bersani.

"Considerata la recente schizzinosità... nei circoli teorici queer riguardo alla merda, all'analità e alla penetrabilità, c'è un valore reale (e non è una sorta di nostalgia per un momento precedente a cui vorremmo tornare) in questo libro che non si sottrae mai a nessuna di queste questioni. Come teoria incarnata ed erotizzata, riempie un vuoto molto necessario nel discorso contemporaneo sul corpo maschile.

È un libro che avrei voluto scrivere io". (Michael O'Rourke)

Attraverso letture sfumate di una manciata di testi modernisti (Baudelaire, Huysmans, Wilde, Genet, Joyce e le Memorie di Schreber), questo libro esplora e interroga la figura del corpo maschile penetrato, sviluppando il concetto di "didietro" come sito di fascino e paura. Decostruendo il corpo maschile penetrato e la genderizzazione della sua rappresentazione, The Penetrated Male offre una nuova comprensione della passività, suggerendo che il soggetto maschile moderno è predicato da una penetrabilità che deve sempre sconfessare.

Sostenendo che la rappresentazione è l'incarnazione del pensiero erotico, è un importante contributo alla teoria queer e alla nostra comprensione dei corpi di genere.