Il libro di Matt: La vera storia dell'omicidio di Matthew Shepard

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Titolo originale:

The Book of Matt: The Real Story of the Murder of Matthew Shepard

Contenuto del libro:

Con una nuova conclusione dell'autore.

La notte del 6 ottobre 1998, il ventunenne Matthew Shepard uscì da un bar con due presunti "sconosciuti", Aaron McKin-ney e Russell Henderson. Diciotto ore dopo, Matthew fu trovato legato a una recinzione di tronchi alla periferia della città, privo di sensi e vivo a stento. Nel giro di una notte, un mito politicamente conveniente prese il posto di fatti importanti. Quando Matthew morì, pochi giorni dopo, il suo nome era sinonimo di odio anti-gay. The Book of Matt, pubblicato per la prima volta nel 2013, ha dimostrato che la verità era in realtà molto più complicata - e scoraggiante. Il racconto di Stephen Jimenez ha rivelato documenti primari che erano stati secretati e ha dato voce a molti che conoscevano il caso in prima persona e che non erano stati ascoltati, compresi i membri delle forze dell'ordine.

Nella sua introduzione a questa edizione aggiornata, il giornalista Andrew Sullivan scrive: "Nessuno voleva che Steve Jimenez raccontasse questa storia, e tanto meno che tornasse e tornasse a Laramie, nel Wyoming, ponendo domande scomode, cercando strane discrepanze, interrogando nuovamente le fonti, cercando una verità più profonda e complessa sull'orrendo omicidio di quanto l'America, a quanto pare, fosse pronta a sentire. In realtà, era peggio di così. Non solo nessuno voleva saperne di più, ma molti erano incattiviti dal fatto che il caso venisse riesaminato".

In quanto gay, Jimenez ha sentito l'imperativo morale di raccontare onestamente la storia dell'omicidio di Matthew, e il suo resoconto è stato accuratamente confermato. "Vi esorto a leggere Il libro di Matt con attenzione e scetticismo", scrive Sullivan, "e a vedere meglio come la vita raramente entri nelle scatole ordinate in cui vogliamo che entri. Il fatto che Matthew Shepard fosse uno spacciatore e un consumatore di metanfetamina non dice nulla di così negativo su di lui, e non attenua in alcun modo l'orribile brutalità del crimine che lo ha ucciso; mostra invece quanto molti siano vulnerabili al richiamo di evasione della droga e alla sua sorprendente capacità di esaltare il piacere sessuale fino a renderlo l'unica cosa per cui si vuole vivere. Shepard è stato vittima due volte: della metanfetamina e di un suo compagno".