Il libro delle rovine

Titolo originale:

Book of Ruins

Contenuto del libro:

Book of Ruins offre una rassegna - non enciclopedica, ma sostanziale - dei momenti salienti in cui il fatto e l'idea di rovina sono stati ripresi da scrittori, viaggiatori e artisti: pittori, cineasti, paesaggisti e architetti.

Raccogliendo brevi testi ed estratti che descrivono e riflettono sulle rovine, dall'antichità più remota (Scipione che piange di fronte alla distruzione di Cartagine) ai giorni nostri (le rovine di una città moderna, ritratte nel film Requiem for Detroit), si offre una prospettiva su ciò che il passato ha significato per culture diverse in tempi diversi. Dopo un saggio introduttivo, il libro comprende 70 voci, ordinate cronologicamente, ognuna delle quali include una (o due) immagini indicative, un commento introduttivo degli autori e il testo stesso.

I testi provengono da designer (da Bernini a Piranesi, fino a David Chipperfield) e da altri artisti (John Piper), nonché da figure letterarie (Goethe, Wordsworth, Byron e Shelley, Hugo e Hardy). Il libro si conclude discutendo di ciò che facciamo con le rovine attraverso la conservazione, la tutela, il riuso adattivo e l'appropriazione, nonché della perdita e della rovina contemporanee, come illustrato dall'11 settembre e dal Neues Museum e sottolineando la continua rilevanza delle rovine.