Punteggio:
Il libro è una fiction storica accuratamente studiata, ambientata poco prima della Guerra Civile, che racconta le storie intrecciate di una padrona bianca e del suo schiavo nero attraverso i loro diari. Esplora le complessità della schiavitù e le dinamiche sociali dell'epoca.
Vantaggi:Un contesto storico ben studiato, personaggi coinvolgenti e credibili, un'approfondita esplorazione delle relazioni razziali e della vita nelle piantagioni e un'avvincente struttura narrativa a doppia voce.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno trovato alcune parti della storia fuori strada o poco coinvolgenti.
(basato su 6 recensioni dei lettori)
The Uncommon Bond of Julia and Rose
Nel 1860 Julia Henderson fece testamento ordinando che la sua schiava Rose non fosse venduta come una bestia bruta, un debole tentativo di espiare la vergogna che portava con sé per aver lasciato che la tragedia si abbattesse sulla famiglia di Rose, peccato che avrebbe portato nella tomba. Julia decise allora di tenere un diario dei ricordi, iniziando dall'infanzia, quando una mattina si svegliò e trovò suo padre che singhiozzava, con la madre morta cullata tra le braccia.
Una schiava, con la piccola e allegra Rose al seguito, fu trasferita nella loro casa per prendersi cura di Julia e dei suoi fratelli. Julia rimase incantata da Rose e iniziò il loro mezzo secolo di quasi sorellanza. Rose iniziò anche a scrivere un diario; da bambina aveva imparato a scrivere nella "scuola dei giochi" di Julia.
Il romanzo si svolge sotto forma di questi diari intrecciati, che raccontano molte delle loro esperienze comuni, sfumate in modo diverso da ciascuna scrittrice.
Julia adora Rose, aborre la schiavitù, ma non si rende conto dei propri pregiudizi. Rose ricambia l'affetto di Julia con riserve; detesta essere una proprietà e non avere voce in capitolo sulla propria vita.
Le mani ruvide della schiavitù le hanno condizionate entrambe. Sia Julia che Rose sono nate all'inizio del XIX secolo in una piccola fattoria dove la schiavitù, sebbene avvilente, era più paternalistica che crudele. Nel 1860 vivevano in una grande piantagione di cotone e scrivevano in un contesto di disordini, turbolenze politiche e voci di guerra imminente.
A quel punto la crudeltà verso gli schiavi, generata dall'odio e dalla paura, abbondava e le leggi a sostegno della "peculiare istituzione" erano diventate quasi draconiane. I diari, ognuno con la voce inconfondibile del suo autore, raccontano l'infanzia, i matrimoni, la crescita dei figli, le separazioni e la morte dei propri cari. Scrivono delle persone della loro vita, personaggi accattivanti, stravaganti e alcuni puramente cattivi.
E di come sono diventate strettamente legate da parti e malattie, quelle speciali intimità riservate alle donne; e di come altri eventi hanno devastato Rose, fatto vergognare Julia e quasi spezzato la fiducia tra loro.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)