Il lato positivo della disuguaglianza: come le buone intenzioni minano la classe media

Punteggio:   (4,2 su 5)

Il lato positivo della disuguaglianza: come le buone intenzioni minano la classe media (Edward Conard)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro offre un'esplorazione stimolante delle politiche economiche e della disuguaglianza di reddito, sfidando le percezioni tradizionali e la retorica finanziaria. Pur fornendo spunti preziosi e supporto empirico alle sue affermazioni, alcuni lettori trovano che il linguaggio tecnico e la complessità dei contenuti costituiscano un ostacolo alla comprensione. Anche la ripetizione di concetti chiave è un punto di scontro: alcuni la apprezzano per l'enfasi, mentre altri la trovano eccessiva.

Vantaggi:

Ottime intuizioni e nuove prospettive sulle questioni economiche.
Argomenti stimolanti che sfidano la saggezza convenzionale.
Fornisce una discussione ben organizzata sulla politica economica e sulla disuguaglianza.
Affermazioni empiricamente supportate e ampi riferimenti per ulteriori approfondimenti.
Coinvolge i lettori nella comprensione delle complessità dell'economia.

Svantaggi:

Un linguaggio complicato e tecnico può essere difficile da capire per i non addetti ai lavori.
L'eccessiva ripetizione di frasi chiave infastidisce alcuni lettori.
Alcune critiche sostengono che il libro sia scritto male e che sia difficile da seguire.
Alcune proposte politiche sembrano deboli o irrealistiche.
Alcuni lettori ritengono che il testo possa servire come propaganda irragionevole.

(basato su 61 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Upside of Inequality: How Good Intentions Undermine the Middle Class

Contenuto del libro:

La piaga dell'economia americana non è il successo dell'1%, ma il contrario. Il vero problema è il tentativo, benintenzionato ma errato, del governo di ridurre i guadagni del successo.

Quattro anni fa, Edward Conard scrisse un controverso bestseller, Unintended Consequences, che metteva le cose in chiaro sulla crisi finanziaria del 2008 e spiegava perché la crescita degli Stati Uniti stava accelerando rispetto alle altre economie ad alto salario. Egli avvertiva che una politica monetaria allentata non avrebbe prodotto né crescita né inflazione, che una politica fiscale espansiva non avrebbe avuto alcun beneficio duraturo sulla crescita all'indomani della crisi e che i tentativi sconsiderati di controllare il settore bancario, basati su un biasimo mal riposto, avrebbero rallentato una ripresa già debole. Purtroppo aveva ragione.

Ora è tornato con un'altra argomentazione provocatoria: la nostra attuale ossessione per la disuguaglianza di reddito è sbagliata e non farà altro che rallentare ulteriormente la crescita.

Utilizzando una logica basata sui fatti, Conard traccia le implicazioni di un'economia ora limitata sia dalla capacità di assumere rischi sia dalla carenza di talenti adeguatamente formati, piuttosto che dal lavoro o dal capitale, come avveniva storicamente. Utilizza questa nuova prospettiva per mettere in discussione le conclusioni di economisti liberali come Larry Summers e Joseph Stiglitz e, più in generale, i miti del "capitalismo clientelare".

Al contrario, sostiene che la crescente ricchezza della maggior parte degli americani di successo non è da biasimare per la stagnazione dei redditi delle classi medie e lavoratrici. Semmai, il successo dell'1% ha esercitato una pressione al rialzo sull'occupazione e sui salari.

Conard sostiene che l'elevata remunerazione del successo motiva i talenti a seguire una formazione e ad assumersi i rischi che gradualmente allentano i vincoli alla crescita. I tentativi benintenzionati di diminuire la disuguaglianza attraverso la redistribuzione fanno venir meno questi incentivi, danneggiando gradualmente non solo l'1% ma anche tutti gli altri.

Conard delinea un piano per far crescere i salari della classe media e operaia in un'economia con un'offerta quasi infinita di manodopera, che si sta spostando da un'industria manifatturiera ad alta intensità di capitale a settori ad alta intensità di conoscenza e innovazione. Ci esorta a smettere di incolpare il successo dell'1% per la lenta crescita dei salari e ad abbracciare il lato positivo della disuguaglianza: una crescita più rapida e una maggiore prosperità per tutti.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781595231239
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2016
Numero di pagine:320

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)