Il laboratorio degli affetti: Storia e limiti della misurazione delle emozioni

Titolo originale:

The Affect Lab: The History and Limits of Measuring Emotion

Contenuto del libro:

Esamina come la nostra comprensione dell'emozione sia plasmata dai dispositivi che utilizziamo per misurarla.

Dalla fine del XIX secolo, gli psicologi hanno utilizzato forme tecnologiche di media per misurare e analizzare le emozioni. In The Affect Lab, Grant Bollmer esamina l'uso di strumenti di misurazione come le scosse elettriche, la fotografia, il video e l'elettroencefalogramma per sostenere che la ricerca sulle emozioni ha confuso la fisiologia dell'emozione con gli strumenti che ne definiscono l'iscrizione.

Bollmer dimostra che le definizioni psicologiche delle emozioni sono state a lungo modellate direttamente dalle qualità fisiche dei dispositivi utilizzati nella ricerca di laboratorio. Per indagare su questi dispositivi, The Affect Lab esamina quattro tecnologie legate alla storia della psicologia in Nord America: i giocattoli spiritici dell'Università di Harvard, la fotografia seriale nei primi laboratori psicologici americani, gli esperimenti sugli "psicopatici" condotti con uno strumento chiamato Dinografo Offner e lo sviluppo dell'"elettropsicometro" o "E-Meter" da parte di Volney Mathison e L. Ron Hubbard.

Sfidando l'ampio corpus di ricerche umanistiche che circondano la teoria degli affetti, The Affect Lab identifica un problema poco studiato nelle formulazioni degli affetti: come l'affetto sia una costruzione inseparabile dalle tecniche e dai dispositivi utilizzati per identificarlo e misurarlo. In definitiva, Bollmer offre una nuova critica dell'affetto e della teoria degli affetti, dimostrando come i rinvii alla psicologia e alle neuroscienze nella teoria e nella filosofia contemporanee trascurino il materiale della ricerca sperimentale e scientifica.

I file e-book di questo titolo sono adatti agli screen-reader e le immagini sono accompagnate da brevi testi alt e/o descrizioni estese.