Il globo indivisibile, la nazione indissolubile: Universalità, postcolonialità e nazionalismo nell'era della globalizzazione

Titolo originale:

The Indivisible Globe, the Indissoluble Nation: Universality, Postcoloniality, and Nationalism in the Age of Globalization

Contenuto del libro:

Li-Chun Hsiao tenta di ripensare, sotto l'egida della globalizzazione, alcune nozioni chiave della teoria e degli scritti postcoloniali, rivisitando quella che egli concepisce come “la scena primigenia della postcolonialità”: la rivoluzione di Haiti. L'autore analizza e critica le tendenze post-strutturaliste e le correnti sotterranee del paradigma postcoloniale nel mondo accademico del primo mondo, senza però ripristinare la precedente rigidità marxista.

Concentrandosi sulle rappresentazioni di Edouard Glissant, C. L. R.

James e Derek Walcott di Toussaint L'Ouverture e della rivoluzione haitiana, le analisi testuali affrontano le questioni del mimetismo coloniale, del nazionalismo postcoloniale e della postcolonialità alla luce delle recenti riconsiderazioni dell'universale e del particolare nelle teorie critiche e delle concezioni psicoanalitiche di trauma, identità e godimento. Hsiao sostiene che la caratteristica celebrazione del particolare da parte degli intellettuali postcoloniali, insieme alla loro sfumata denuncia della nazione postcoloniale e della Rivoluzione, non elimina realmente la categoria dell'universale, né si libera dalla problematica delle logiche di differenza/equivalenza che sostiene il “continuare a vivere” dello Stato-nazione, nonostante una globalità in continua espansione; piuttosto, tale fenomeno postcoloniale è sintomatico di un evento traumatico sconfessato che rispecchia e prefigura la situazione dell'esperienza postcoloniale, invocandone i simulacri e le ulteriori lotte a distanza di secoli.